lunedì 30 giugno 2008
L'evasione fiscale non abita solo al sud
Ma tutti continuano a negare l'evidenza. Dopo l'inchiesta delle Iene segnalata in un post di febbraio (guarda) anche la Corte dei conti pubblica i risultati dei controlli effettuati da Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate contro l'evasione fiscale.
In applicazione alla normativa fiscale che prevede la chiusura dell'esercizio commerciale per i proprietari colti per due volte in "flagranza" di evasione fiscale (quando, cioè, non emettono lo scontrino fiscale che certifica l'acquisto di un bene all'interno del negozio e quindi il guadagno del commerciante) , nel solo 2007 sono stati 1.214 i negozi chiusi. Quasi la metà è al Nord, 593. A fronte di 317 al Centro e 304 al Sud.
Non vale la giustificazione che "a nord i negozi sono di più". In una realtà senza molte fabbriche o dipendenti in uffici con l'aria condizionata a palla, aprire un esercizio commerciale e diventare piccolo imprenditore è l'unica soluzione per uscire dal tunnel nel mezzogiorno. I negozi brulicano e animano il giro dei soldi nelle grandi, medie e piccole ma sempre popolose cittadine del sud Italia.
"In tutto - spiega la magistratura contabile - le contestazioni per la mancata emissione sono state (a partire dal novembre 2006) 130.472, e di queste 19.070 delle Entrate e 111.402 della Gdf. Di queste 91.603 sono diventate veri e propri atti di contestazione".
Merito anche di un incremento dei controlli tra 2006 e 2007 pari al 27% dei controlli (oltre quota 940.000). Che si è tradotto in un incremento del +78% dei risultati complessivi in materia di basi imponibili ai fini delle imposte sui redditi e in un +35% delle entrate int ermini di Iva. "Complessivamente i rilievi formulati in materia di imposte sui redditi per circa 30 miliardi di euro e l’Iva dovuta e/o non versata per 5,3 miliardi di euro sono in assoluto i più alti degli ultimi decenni".
Maradona. Storie di ordinaria evasione

Dopo la partita del cuore di inizio giugno, il suo nome torna alla ribalta in chiave positiva grazie a un libro. "L'oro del Pibe", menzione speciale al premio internazionale di giornalismo e cultura di Vietri sul mare, è il libro di Giuseppe Pedersoli e Luca Maurelli che vuole riscrivere la vicenda umana e giudiziaria di Diego attraverso documenti e atti processuali inediti.
Il sottotitolo potrebbe essere "paradossi e ingiustizie del fisco italiano". Un vademecum per capire, o almeno per ridere sul fisco fai da te (contravvenzioni incluse): dal vip all’anonimo contribuente, chiunque può trovarsi di fronte ai paradossi giuridici e tributari del fisco italiano che spesso non si sforza di abbinare al rigore della norma uno sforzo di va

Ma il libro è anche un manuale di sopravvivenza agli abusi del fisco, senza mai mettere in discussione il principio del pagamento delle tasse, in un periodo storico in cui il Paese è spaccato tra i teorici della linea dura a fini educativi e i paladini del fisco dal volto umano, che chiede ma non perseguita.
"Il libro - raccontano gli autori - presenta tutti gli atti dei processi tra Ma

Tra i documenti fino ad oggi mai pubblicati, le copie dei primi contratti di Diego, gli atti dei processi penali del Pibe, i verbali dei pentiti, i

Sulla base di una sentenza della Corte di Cassazione, Maradona sarebbe debitore allo Stato italiano di ben 34 miliardi di euro: "L’idea di scrivere un libro sul campione argentino, che ha regalato ai tifosi napoletani e non emozioni irripetibili, nasce dall’esigenza di approfondire un’ordinaria vicenda di evasione fiscale che ha avuto come protagonista un personaggio non comune, Diego Armando Maradona".
L'inceneritore inquina? vendiamolo a Napoli
L'ultima "offerta" a cui proprio non è possibile dire di no riguarda il termovalorizzatore di Brescia, il più grande del mondo, e capace di bruciare 750mila tonnellate di rifiuti all'anno. Ce lo regalerebbero per soli 25 milioni di euro, almeno la metà dei soldi che servono all'Impregilo per terminare il lavoro che avrebbe dovuto cominc

Così cominceremo prima a bruciare la nostra monnezza e accellereremo i tempi per risolvere l'emergenza.
"Gatta ci cova" è l'ammonimento che arriva dal Cnr, il centro nazionale di ricerca scientifica e tecnologica (leggi l'articolo dell'Ansa). Secondo il ricercatore Ennio Italico Noviello, infatti, "quell’impianto sta inquinando l’intera Lombardia. A Brescia non c’è un solo allevamento di bovini che sia senza diossina". E a chi dice che l’inceneritore di Brescia sia il migliore al mondo, Noviello fa notare che: "Quell’impianto ha vinto un premio, certo. Ma nel comitato scientifico di chi gli ha dato il premio c’è una delle aziende che ha fatto l’impianto. Brescia è il punto più inquinato del mondo, basta guardare il satellite".
"I disastri ambientali - conclude Noviello con una nota amara, pensando al destino di chi vive sotto l'inceneritore e chi non lo è ancora ma sembra condannato

Qualcuno ha criminosamente abrogato a un diritto costituzionale. Lo sancisce l'articolo 32. Perchè La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività.
Secondo un'indagine del sito Napoli.com"L’incenerimento trasforma numerosi materiali ancora potenzialmente adoperabili, taluni preziosi perchè in esaurimento, in effluenti (solidi, liquidi o gassosi) assai più tossici dei rifiuti di partenza ed inutilizzabili, oltre a diffondere nelle zone limitrofe una serie di sostanze nocive alla salute, dalla diossina ai furani, che, inquinando l’ambiente: suolo e sottosuolo, acqua ed aria, colpiscono l’uomo e gli animali attraverso la catena alimentare. Gli inceneritori tendono inoltre ad innalzare la temperatura dell’atmosfera, accentuando l’effetto serra, in stridente contrasto con le pressanti raccomandazioni del protocollo di Kyoto, al quale l’Italia ha così entusiasticamente aderito".
sabato 28 giugno 2008
Bossi "salva" Napoli. Ma la solidarietà non arriva

La giustificazione: "Bisogna interrompere il trasferimento dei rifiuti della Campania all'estero perchè il costo è elevato (traduzione: possiamo portare a nord anche i soldi dello smaltimeto dei rifiuti, utilizzare i finanziamenti Cip6 per la combustione delle ecoballe e intascare anche i guadagni per la produzione e vendita dell'energia prodotta bruciandoli) e perchè tutto ciò rappresenta una brutta figura per l'Italia (sono interessati alla figuraccia che l'Italia sta facendo all'estero, additata da tutti perchè non sa risolversi da sola i problemi, non perchè Napoli ha visto crollare la sua immagine nel mondo).
Venti - trentamila tonnellate di rifiuti che giacciono sulle stade o sono ammonticchiati tra impianti di cdr e siti di stoccaggio potrebbero prendere la via del nord.
A dire il vero non ne sono tanto convinti neanche loro, i "governatori". Formigoni,

Milano, Brescia e Bergamo si divideranno 6mila tonnellate di spazzatura campana, gestite dalla A2A: l'azienda lombarda nata dalla fusione dell'Aem milanese e bresciana che è anche candidata alla costruzione e gestione del termovalorizzatore di Salerno.
La sua filosofia? Se c'è da guadagnare con la monnezza, meglio cominciare a guadagnarci il prima possibile. Così, si portano avanti con il lavoro.

Ironica Mercedes Bresso del Piemonte. Accoglierà la proposta del governo con una sonora risata. "Quando Prodi ci chiese la disponibilità a prendere parte dei rifiuti campani io acconsentii e fui attaccata subito dal centro destra. Però - aggiunge - siccome noi amministriamo non per gli interessi di bottega ma per quelli dei cittadini sono orientata a rinnovare la disponibilità". Tanto il no, come durante il governo Prodi, lo dirà il presidente della provincia Saitta, che deve conquistare gli elettori in vista delle imminenti elezioni.
Rifiuto morbido anche dal governatore del Veneto Giancarlo Galan, che si disse disposto ad accettare la monnezza solo in cambio delle dimissioni di Bassolino e Iervolino. Oggi: "Noto con vera soddisfazione dopo le iniziative giunte dal governo Berlusconi, in Campania si stanno verificando fenomeni positivi". Ma quale film ha visto? "Studierò le carte", assicur

Calma i toni Vasco Errani, governatore della Toscana e presidente della consulta delle Regioni: "L'emergenza rifiuti solleva allarme e strumentalizzazioni politiche". Meglio limitare dichiarazioni e protagonismi mediatici.
La saggia governatrice del Piemonte chiosa la querelle con un aforisma: "Fare politica sfruttando i peggiori istinti della gente può essere molto pericoloso. Perchè questi istinti, quando li hai tirati fuori, non rientrano facilmente. La demagogia è una strana alleata: quando finisce la campagna elettorale non puoi darle facilmente il benservito".
Il topolino della spazzatura firmato Raffo

"Proprio mentre sul lungomare si ospitano i reali proponendo una faccia diversa di una Napoli che ancora soffre" (il riferimento e a Juan carlos di Borbone che ieri ha passeggiato con Napolitano a piazza del Plebiscito), la sua maxitela coloratissima fa mostra di se sul lungomare poco distante da Palazzo Reale per attirare l'attenzione su tutto ciò che di questo disagio rimane non detto.
venerdì 27 giugno 2008
Il nord si prende la monnezza di Napoli

Sconosciuto il movente che ha dato origine a questo gesto di solidarietà invocato da mesi, ma quello che conta oggi è il risultato. Il caldo soffocante di questi giorni combinato alle strade intasate dai sacchetti di rifiuti rischiano di generare la fobia, se non il reale rischio, di una epidemia come non se ne dovrebbero generare in una città d'Europa.
"Ben venga tutto ciò che può essere utile per arrivare ad una soluz

Non c'è il rischio di un'accogliena entusiasta del suggerimento governativo: Il consiglio dei ministri si è espresso favorevolmente all'apertura bossiana, ma il parere del governo non è vincolante (come amaramente constatato il passato inverno): prossimamente sarà convocata la consulta delle regioni "per verificare la disponibilità di tutte a farsi carico, per un brevissimo periodo, di una quota parte dei rifiuti campani". Anche a questo punto, però, niente

Il cuore del Mediterraneo
Alla presenza del Re di Spagna, Juan Carlos I e al Presidente del

"Napoli? È sempre bellissima", ha ribadito il re Borbone: "Mi tratterrei qui molto di più se il lavoro me lo consentisse - ha aggiunto il re - ma spero di tornare presto".
Il silenzio della stampa
Questa volta però i valori sarebbero più alti dei casi precedenti.
Colpa della negligenza o solo della svogliatezza. Magari la causa è da ricercare negli alti costi di trattamento dei rifiuti speciali che inducono in tentazione chi vuol risparmiare r trova più economico fare il furbo sperando che nessuno lo becchi. La domanda, però, è una sola: perchè non è ancora stato individuato il colpevole? Le zone ospedaliere diffuse sul territorio non sono luoghi off limits e svolgere i controlli alla fonte (nel momento stesso del ritiro della monnezza)aiuterebbe a individuare il colpevole in modo rapido e senza dubbi.
Invece i furbi si moltiplicano. Ieri (anche di questo nessuno ne ha parlato) 3 camion con i di pneumatici hanno tentato di sversare il loro contenuto nella discarica di Sant'Arcangelo.
Il sindaco Aldo Giangregorio ha ringraziato i vigili del fuoco per la solerzia con cui controllano il materiale che si affolla davanti alla discarica. Ma l'esercito non ci sarà per sempre.
E dopo?
mercoledì 25 giugno 2008
Paghi chi ha sporcato

Poi ci sono quelli che adulti lo sono diventati lo stesso, ma hanno continuato a ignorare le regole della più elementare buona educazione andando a sporcare a casa degli altri. Senza neanche pagare il conto. Anzi.
"Il governo approvando l’emendamento - ha osservato Tino Iannuzzi, deputato campano del Pd - ha dimenticato che per anni enormi quantità di rifiuti tossici sono stati depositati in Campania da tutte le regioni, con tante inquietanti illegalità". Associazioni culturali e ambientali hanno prov

Chi governa il paese, oggi, è intenzionato sì a fare giustizia. Ma in modo creativo. Secondo Iannuzzi "la scelta della maggioranza di Governo di approvare l’emendamento anti Campania è grave e ingiustificata e rappresenta una chiara volontà di penalizzare la Campania e tutto il mezzogiorno. L’emendamento anti Campania, invece, indebolisce e contraddice l’impegno dello St

Soprattutto perchè i veri beneficiari del fiume di denaro che ha investito la Campania in questi anni di emergenza non sono certo da ricercare tra Napoli e Caserta. Dietro il clan dei Casalesi che ha innescato il racket dei rifiuti nocivi c'è sempre stato chi quei rifiuti nocivi li ha prodotti ed ha cercato un modo economico e illegale per smaltirli. Sotto la monnezza che oggi affolla le strade di troppi comuni della Campania ci sono le aziende a cui è stata affidata la gestione dei rifiuti e delle discariche: tutte società del nord, che hanno beneficiato del denaro che non si curavano di guadagnarsi on

Chi ha sbagliato deve pagare. Lo ha deciso il Governo e la Campania non ha intenzione di tirarsi indietro. Chi ha pagato le tasse continuerà a farlo. Ma il discorso non può continuare ad essere a senso unico.
La monnezza ha una sua carta d'identità. E dal tipo di rifiuto è possibile risalire all'azienda che l'ha smaltito illecitamente. Dovrebbero essere previsti anche i finanziamenti statali per la bonifica dei siti campani occupati dai rifiuti tossici provenienti dal nord del paese.
La dittatura democratica

"Non si può consentire a nessuna minoranza a occupare ferrovie e autostrade", ha detto il premier. Che però dimentica l'art.21 della Costituzione, la libertà di opinione e di pensiero, e la sentenza della Corte Costituzionale 126/1985 secondo cui "i soggetti titolari del diritto sono "tutti", cioè sia cittadini che stranieri, sia come singoli che in forma co

"Se siamo in questa situazione è per la follia demagogica del passato. Ora ho in mano la soluzione e non torneremo verso l’anarchia. Lo Stato non verrà meno al suo ruolo altrimenti cesserebbe di essere se stesso" ha aggiunto Berlusconi rivolgendosi all’assemblea di Confesercenti.
Questo, intanto, il punto sulla situazione:
a Chiaiano continua il blocco della strada che porta alle cave scelte per la discarica.
Nuovi focolai di protesta si stanno accendendo ad Agnano, sede prescelta per il termovalorizzatore cittadino.
Un c

A Napoli un emendamento al regolamento sulla tassa rifiuti limita le possibilità dei cittadini di chiedere il rimborso del 60 per cento del tributo in caso di gravi inadempienze. E' sufficielnte che i rifiuti siano raccolti una volta al mese per ritenere effettuato il servizio e sciogliere la società di raccolta dalla denuncia di inadempienza.
A Sant’Arcangelo Trimonte, in provincia di Benevento, la nuova discarica ha ricevuto il battesimo della monnezza. Controllata dai militari dell'esercito, però. Chusa in misura quasi definitiva l(non si può mai essere certi di niente) a discarica di Serre, in provincia di Salerno: doveva chiudere nei prossimi giorni, lo stop è stato anticipato da Bertolaso per problemi strutturali all’impianto. La notizia è dell'Ansa.
martedì 24 giugno 2008
Napoli circondata dai "servizi"

Ma bisogna precisare, visto che con "bassa densità abitativa" si intende tra le mille e millecinquecento anime per chilometro quadrato, e la tangen

Il nuovo termovalirizzatore sarà pronto in 3 anni ed allora Napoli risulterà "circondata dai servizi", come ha affermato, in tono forse amaro, il sindaco Iervolino. Amaro, sì, perchè i "servizi" a cui allude sono a Nord la discarica di Chiaiano, a est la centrale elettrica di Vigliena e a Ovest l'inceneritore di Agliano.
Il Corriere della Sera (leggi)ha un tono ironico quando racconta la beffa di cui Napoli sta diventando protagonista. Perchè l'inceneritore è vicino a

Gli abitanti della Campania, infondo, possono definirsi un popolo fortunato: l'inceneritore di Acerra sarà completato e messo in servizio entro la fine del 2008 (gestito dalla Fibe Impregilo, sotto processo per il cattivo svolgimento del servizio

lunedì 23 giugno 2008
Chiaiano, la discarica si farà

Stando alla narrazione di oggi sul Corriere della Sera (leggi l'articolo), i sindaci si sono allontanati "soddisfatti" dopo il pacifico colloquio con cui Bertrolaso gli aveva fatto presente l'ineluttabilità di quella decisione. "Ci ha detto che non poteva permettersi di saltare Chiaiano, altrimenti qualunque altro posto nel quale andrà a conferire i rifiuti si ribellerà come abbiamo fatto noi", hanno riferito.
"Niente monnezza prima di fine estate", ha rassicurato Bertolaso. "E, comunque, non prima di aver bonificato la cava". Non verranno

Secondo i comitati per il no alla discarica "L'annuncio della bonifica della cava ha l'implicito significato di una sua non idoneità". Una tesi che loro sostengono dall'inizio e, intanto, fanno appello a Giove Pluvio. Il dio della pioggia. "Perchè - dicono - se piove siamo apposto".
Il ripetersi del diluvio che si è verificato nella notte tra il 6 e il 7 gougno sarebbe la conferma esplicita della non idoneità del luogo. Quella notte di appena 2 settimane fa sono precipitati sulla cava 1.200 metri cubi di acqua e il giorno dopo, di tutta quella pioggia, non ne era rimasta neanche una goccia. Più pe

"Ci si intestardisce su Chiaiano per difendere un piano rifiuti indifendibile", è l'osservazione di ivo del centro sociale Insurgentia. E se Giove Pluvio non concede la grazia, ci pensano loro con un bell'esposto alla procura per dimostrare la non idoneità del sito a divenatre un monnezzaio.
sabato 21 giugno 2008
Il giorno della verità

Il sospetto, ventilato già martedì da un comunicato della protezione civile, è che il responso sia positivo e la collina di Chiaianio, le sue cave di tufo permeabili come spugne, diventeranno la cloaca della monnezza e l'esempio lampante del nuovo scempio a cui il governo condanna un'intera regiione. Da lunedì dovrebbero prendere il via le operazioni di impatto ambientale e di progettazione per fare della vecchia cava in tufo del poligono uno sversatoio capace di ingoiare rifiuti. Potrebbe essere l’epilogo di una vicenda cominciata più di un mese fa, ma anche l'inizio di una nuova battaglia.
"Andiamo all’incontro di domani - dice il sindaco di Marano Salv

Intanto è passata completamente sotto silenzio stampa la marcia di protesta pacifica da Acerra a Napoli, assieme alle sue decine di proposte alternative alle discariche e agli inceneritori. Oltre 300 persone hanno sfidato il caldo e sopportato il lungo percorso per raccontare le loro ragioni. Ma questi sono argomenti che non interessano il governo, evidentemente.
Pino Daniele testimonial della raccolta differenziata

I biglietti per il concerto non sono gratuiti, ma non si pagano con il vile denaro. I seimila ticket possono essere acquistati con i rifiuti riciclabili: lattine di alluminio usate, di bottiglie di plastica, di materiale di carta sono l'obolo da pagare per diventare testimo dell'evento.
A distribuire i biglietti saranno le associazioni di volontariato presenti sul territ

"Quando ho lanciato un appello ai volti noti napoletani, Pino Daniele ha bruciato i tempi, organizzando un concerto dedicato alla raccolta differenziata. Ci siamo subito sentiti ed è partita l’iniziativa", ha detto il ministro Stefania Prestigiacomo.
Ma Pino Daniele non sarà l'unico protagonista della festa nel cuore di Napoli. Accanto a lui, sul palco, si alterneranno due figure emblematiche del panorama musicale partenopeo: Gigi D'Alessio e Nino D'Angelo.
"La musica unisce, abbatte le barriere e crea un linguaggio universal

venerdì 20 giugno 2008
Dagli angeli agli psicologi della monnezza


Ci illumineranno della loro somma sapienza e finalmente potremo vedere la luce, nonostante l'ignoranza e il lerciume che ci appannano gli occhi e il cervello.
Lo ha deciso Guido Bertolaso, contattando le associazione "Psicologi per i Popoli" e concordando l'invio di 300 "esperti", anche col minimo della formazione per essere definiti psicologi.
Nel corso dell'incontro per la presentazione del progetto si è discusso anche della sua fattibilità. La scorsa domenica a Bologna. «A fronte di 65mila iscritti e decine di migliaia di laureati in formazione, ci saranno 300 volontari psicologi per questa mobilitazione eccezionale?», si chiedono un po' retoricamente i responsab

Riusciranno i nostri «coraggiosi» eroi (si chiede Il Sole) a somministrare ai riottosi napoletani le regole basiche della raccolta differenziata?
Non si è fatta attendere la replica de LaDestra campana:
"Piuttosto che fornire elementi alla Magistratura per punire in maniera esemplare i responsabili del disastro rifiuti in Campania- afferma Bruno Esposito - e magari fornire anche qualche risultato apprezzabile che non si è visto ancora, il sig. Bertolaso, arruola trecento psicologi perchè vengano nelle popolazioni barbariche della Campania per partecipare alle inizia

giovedì 19 giugno 2008
Gli editoriali di Libero


Vittorio Feltri trascura qualche dettaglio. Quelli che parlano dell'emergenza rifiuti, dal primo all'ultimo, scrivono gli articoli dell'ambiente sbiadito di una redazione, attaccati alla tastiera e rielabo

"Ma anche se ci sarà l’annuncio che tutto è stato risolto" annuncia Ivo Poggiani, uno dei leader dei Comitati , all'interno di una articolo pubblicato soltanto dal quotidiano Il Mattino (leggi)"non andremo a casa. La partita non si chiude unilateralmente". E' giò pronta una marcia popolare da

Numerose le proposte alternative all'ennesima ferita che il governo si appresta a infliggere alla regione flagellata dalla tragedia della monnezza:
- riduzione immediata di imballaggi e monouso superflui,
- l'avvio della raccolta differenziata porta a porta a partire dalla separazione tra secco e umido (il resto è possibile effettuarlo in appositi siti di stoccaggio con un risparmio di tempi e risorse oltre che semplificazione della gestione di raccolta)
- la realizzazione di impianti di compostaggio
- la riconversione degli impianti cdr in strutture per il trattamento meccanico-biologico
- la bonifica dei territori devastati dai rifiuti tossici
Secondo Vittorio Feltri, invece, "è assurdo che il popolo non accetti l'idea che servano le discariche e gli inceneritori per risolvere il problema". A lui l'alternativa sembra "vivere come ratti nella sporcizia". Come se l'unica situazione possibile sia ammazzarsi lentamente con le polveri sottili emesse dagli inceneritori, come se non lo stessero già facendo i tumori causati dai rifiuti tossici. Tertium non datur. Eppure non è così.
Ha nominato Guido Bertolaso commissario conferendogli i poteri necessari (Bertolaso era già stato supercommissario e la sua vice è indagata per la cattiva gestione dell'emergenza); ha indicato i siti da cui ricavare le discariche (gli stessi già indicati in precedenza e risultati non idonei perchè già inquinati o già saturi); ha stabilito i tempi di realizzazione dei termovalorizzatori (come se fossero la panacea per tutti i mali e non l'ennesi danno che alimenta il business delle ecomafie); ha stanziato somme adeguate (che la Lega, con l'emendamento proposto al dl sull'emergenza rifiuti, pretende che la Campania restituisca, "per sensibilizzare la buona gestione dei politici locali" e far pagare ai campani lo scotto delle malefatte delle industrie del nord).
Le proteste dei cittadini che manifestano democraticamente le loro ragioni sono in realtà "il belato dei codardi che incita i prepotenti ad alzare la voce.
Napoli invocava lo Stato? Eccolo, lo Stato. Il suo compito è garantire l'ordine, e l'ordine sarà ripristinato. Siccome dal '68 l'Italia è abituata ad abbassare la testa (con un atteggiamento che, forse, sembrerebbe democratico), è il momento di farsi rispettare. Pazienza per la Campania, che sarà la prima di una lunga serie di regioni a cui impartire la punizione per l'anarchia che si è respirata per quarant'anni.
"Coraggio, signor premier, tenga duro. Siamo con lei".
I capelli di Bassolino

mercoledì 18 giugno 2008
Processo Spartacus e la svolta verso la legalità

La notizia è su tutti i giornali (leggi l'articolo su Repubblica ). Da quando, nell'ottobre 2006, Roberto Saviano ha detto di essere stato minacciato di morte a causa delle scottanti riv

Otto anni di processo, 95 condanne tra cui 21 ergastoli. in carcere già 2 dei 4 capi del clan:

Grazie ai documenti che sono nelle mani della Procura, domani potrebbe chiudersi in via semidefinitiva (resta ancora la Corte di Cassazione per un eventuale ricorso delle parti) un grosso e spiacevole capitolo della storia campana. L'Italia interà potrebbe risollevarsi dopo un nuovo maxiprocesso contro la malavita organizzata come nei gloriosi tempi dei giudici Giovann


In casi come questi la cronaca giudiziaria sarebbe meglio lasciarla fare ai giornalisti, piuttosto che scrivere tra le pagine di un quotidiano la bella pagina di un romanzo d'autore dove, alla fine della storia, il protagonista cattivo ha paura della punizione divina, si pente di tutte le sue colpe e fa la spia.