lunedì 25 agosto 2008

La napoli che produce

Un meeting con i giornalisti delle più famose testate internazionali, per mostrare anche l'altra faccia di Napoli (al di là dei luoghi comuni di pizza e mandolino, monnezza e malavita): si è svolto a luglio e l'Economy di Panorama di ha fatto un dossier speciale.
Perchè si sappia che Napoli "è sempre stata in occidente una delle più grandi città industriali e commerciali del mediteraneo". Ma anche la Campania, senza neanche andare ai tempi dei latini che la chiamavano Campania felix per la terra fertile e amena, "è uno dei distretti produttivi più ricchi e creativi del paese".
Agroindustria, fashion e design, avionica, gioielleria, costruzioni e impiantistica, logistica e trasporti, chimica ed ecologia.

  • Icefactory a Caivano
  • Azienda di packaging ad Arzano
  • Polo logistico e itnernodale a Nola
  • Azienda aeronautica, sempre a Nola, che vende i suoi intercettori perfino al Pentagono

I giornalisti ospiti della Napoli che produce ne hanno dato il loro giudizio in anteprima a Economy.


Per Aart Hering del quotidiano olandese Algemeen Dagblad, "Camorra, criminalità, inquinamento, degrado e malfunzionamento degli apparati pubblici fanno parte della realtà napoletana... ma esiste anche quest'altra realtà ci ha permesso di rivalutare la potenza economica della Campania".



Secondo irene Savio di ElEconomista anche la disoccupazione aiuta, perchè, e lo dicono gli imprenditori, "possiamo selezionare i migliori perchè c'è molta offerta".

Per Eva Kallinger di Focus "una regione senza notabili e clientele forse è possibile", e non sarebbe neanche tanto male.

Il Washington Post punta il dito sugli altri complici della camorra. John Phillips racconta: "Un signore ex vicepresidente di Confindustria mi confidava la sua frustrazione... Tutti gli industriali sapevano da tempo che le aziende del nord ingaggiavano la Camorra prer traferire in Campania i rifiuti tossici... Allora chi è più colpevole, i camorristi o gli industriali del nord?"

Tobias Piller del Frankfurter Allgemeine osserva: "La crisi della monnezza ha creato l'immagine di una Napoli da terzo mondo anche tra gli abitanti della città stessa. Così si scopre che Napoli per troppo si è disinteressata della sua realtà economica". Mentre i programmi che influenzano l'opinione pubblica sono impeganti a discutere di cordate e clientele, "si trascurano i gioielli dell'economia che non possono perdere tempo con i soliti litigi".

Proviamo a guardare al realtà con un occhio diverso. La stampa estera insegna.

Gomorra cult

Il saggio - denuncia di una realtà malata diventa cult e moda: Gomorra ha perso il valore di inchiesta per trasformarsi in best - seller e balzare nelle classifiche internazionali dei libri più letti, trascinandosi dietro la scia di musicisti e registi che ne approfittano per cavalcare l'onda di un analogo successo.
Quando l'unica notizia che conta è sciorinare in strada i fatti che tutti conoscono, che tutti i giorni si leggono sul giornale ma scivolano via dalla mente sommersa da altre informazioni quado non è un evento boom come Gomorra ad attirare l'attenzione, allora ci sono canzoni e film a ricordarcelo.
Dal Piombo dei Subsonica al Cappotto di legno di Lucariello fino al paese delle mezze verita' di Fabri Fibra con Gianna Nannini, o il film Gomorra di Matteo Garone con le note jazz di Francesco Villani per l'audiobook del video.
Un business milionario sulla tragedia di un quartiere che, in due anni di successo del best seller, non ha visto migliorare la propria condizione.
Però nel mondo è diventato famoso.

venerdì 22 agosto 2008

Bagnoli, oggetto di bonifica o sversatoio?

Un cumulo di rifiuti ingombranti in via Cattolica, davanti all'ex Italsider, l'acciaieria di Bagnoli che da anni dovrebbe essere oggetto di un intervento di bonifica e invece si è trasformata in uno sversatoio di monnezza: mobili, comodini, porte, materassi e pneumatici ammonticchiati a un angolo della strada, a pochi passi dalla Napoli pulita di Posillipo e dell'sola di Nisida.
Da quelle parti l'emergenza c'è stata l'altro ieri, ma Il mattino ha denunciato la sporcizia anche davanti alla villa del presidente della repubblica, e l'Asìa si è preoccupata di sgomberare.
Davanti all'italsider non c'è urgenza. Non è un'area abitata nè una zona turistica.
''Il luogo è oggetto di un intervento di bonifica e l'Asia non può effettuare la normale raccolta di diriuti ingombranti, come invece fa nelle altre zone della città con un servizio attivo 24 ore su 24'', fa notare il presidente Losa. "Dove serve, però, interveniamo tra le 24 e le 96 ore dalla segnalazione al numero 800.161010, e anzi invitiamo tutti i napoletani a usufruire di questo numero verde per evitare il ripetersi di episodi spiacevoli come l'ingombro di via Posillipo".
Dopo il flop della raccolta differenziata ai Colli Aminei, vicino al Policlinico di Napoli, il comune minaccia controlli e sanzioni a raffica. Non è ancora partito il piano di raccolta porta a porta, e ad inizi settembre già cominceranno a fioccare le multe per chi non pratica la differenziata.
"Delle due, l'una - protesta Franco, un taxista che lamenta la drastica riduzione di turisti di quest'estate napoletana - I cittadini hanno voglia di impegnarsi per il recupero della città, ma qualcun deve metterci nelle condizioni di farlo: se non ci sono i cassonetti della differenziata, e se l'Asìa non raccoglie separatamente la plastica e le lattine, perchè dobbiamo anche pagare le multe?"
E' la domanda che in questi giorni si fanno tutti i napoletani.
Dall'assessorato all'igiene urbana e dall'Asìa, però, non arrivano risposte. Peggio: l'assessore Mola, ieri, si trovava su un'ascensore che forse non è ancora arrivata al piano selezionato, perchè risulta ancora irreperibile. E Losa oggi non risponde a telefono.

giovedì 7 agosto 2008

La lezione della ramazza

Sorride raggiante e abbronzato mentre con un braccio stringe una bella collaboratrice ecologica e con l'altro brandisce una ramazza "per dare l'esempio" su come si fanno le pulizie. A casa come in città. Lo show del presidente - spaggino è durato 15 minuti, a suon di ramazza, cestino con una busta azzurro Napoli e un corteo di cameraman e fotografi al seguito. Si è anche divertito a dar lezioni di educazione civica a un passante che gettava distrattamente a terra un pezzo di carta (ma ragioniamo: quel passante era veramente così distratto da non sapere della presenza di Berlusconi e non accorgersi della ressa davanti alla prefettura?!?)
Silvio Berlusconi, ospite a Napoli per la settima volta da quando è presidente del consiglio, ha incontrato Guido Bertolaso per fare il punto sulla situazione, e per promettere che a Napoli ci tornerà più e più volte. Perchè l'emergenza è finita, ma il problema dei rifiuti e dell'inquinamento deve essere risolto alle radici. Per evitare che la Campania risprofondi nel problema da cui è angustiata da oltre un decennio e dare un esempio alle altre regioni che attarversano le stesse vicissitudini su come vanno gestite le emergenze.
Così da domani un quantitativo compreso tra 350 e 400 tonnellate di frazione organica derivante dalla raccolta differenziata che si fa in Campania verrà trasferito nei siti di compostaggio messi a disposizione da un elevato numero di altre regioni. Un gesto altruistico da parte di regioni vicine e lontane, che

  • accolgono la nostra monnezza differenziata
  • precepiscono un compenso statale per lo sfruttamento che facciamo dei loro macchinari
  • con l'organico che abbiamo fornito tirano fuori il compost, una specie di concime per le coltivazioni, che
  • magari rivendono proprio in Campania.

Senza che nessuno prenda in considerazione di utilizzare gli impianti di compostaggio che sono pronti, nuovi e ancora imballati dal 2003 nella nostra regione. Quando si tratta di guardagnarci è meglio che ne tragga profitto qualcun altro.
Il generale Franco Giannini, comandante logistico per il Sud e responsabile della gestione delle discariche, parla di difficoltà a conferire questo genere di rifuti per la mancanza di impianti adeguati. Non so quale film abbia visto. E mi viene da sorridere (un sorriso amaro) pensando alle parole di denuncia pronunciate invece da Walter Ganapini, l'assessore all'Ambiente della regione (guarda il video).

Una denuncia che nessuno si è mai curato di ascoltare.

mercoledì 6 agosto 2008

Una pizza prima delle vacanze

Ultima visita ufficiale del premier a Napoli prima della pausa estiva. Un incontro in prefettura per fare il punto sull’emergenza rifiuti con il segretario all'emergenza rifiuti Bertolaso, per raccontarsi quanto sono stati tutti belli e bravi a nascondere il problema sotto il tappeto.
Poi una passeggiata nel cuore della città pulita, che è sempre stata pulita anche nei momenti di crisi più profonda ma nessuno l'ha raccontato.
Il premier dovrebbe giungere nel capoluogo campano nel pomeriggio, intorno alle 16, perchè prima bisogna sorvegliare come si comportano i parlamentari che stanno lavorando agli ultimi lavoretti legislativi.
In serata, al termine della visita e degli incontri, cena a base di pizza. La specialità napoletana dalle mille sfumature che all'ombra del Vesuvio ha tutto un altro sapore.
Tarantella, pizza e mandolino: per Napoli i politici suonano sempre la solita musica.

martedì 5 agosto 2008

"Profili" di Pompei

Pompei commissariata, e partono gli stanziamenti dei fondi: 40 milioni di euro. Prima no, non si potevano spendere soldi per costruire bagni e fontanelle senza che il merito dovesse essere riconosciuto a qualcuno in particolare. Adesso però c'è Renato Profili, scelto personalmente dal ministro alla cultura Sandro Bondi, e le cose già cominciano ad andare meglio.
Il supercommissario per l'area archeologica di Pompei si è insediato da qualche giorno, e le cose già cominciano a funzionare.
  • Controllo satellitare sull’intera area degli scavi, grazie a un accordo con l’Agenzia aerospaziale italiana per l’utilizzo del satellite «Venere» per la videosorveglianza

  • riapertura ai visitatori di alcuni siti da tempo chiusi al pubblico, sollecitando la celere assegnazione degli appalti relativi al completamento dei lavori

  • nuovo sistema di illuminazione pubblica da piazza Esedra a Villa dei Misteri, di cui si farà carico il sindaco
  • realizzazione di 20 fontane e di altrettanti bagni forniti di acqua corrente
  • da domenica riaprirà alle funzioni religiose la cappella di San Paolino, perchè quando uno va al museo poi vuole anche ringraziare iddio che non è vissuto a Pompei ai tempi dell'eruzione.
  • Precettazione del personale per rispondere alla carenza di organico, ma niente nuove assunzioni per sostituire chi nel frattemppo è andato in pensione. Profili ha ribadito che intende reperire il personale necessario per la sorveglianza dei siti riaperti nell’ambito degli attuali organici. In alternativa il commissario provvederebbe con l’affidare incarichi a un istituto di vigilanza.
  • Dulcis in fundo, l'esercito a presidiare un sito archeologico (ma questo lo deciderà lo Stato): perchè è più romantico passeggiare nel foro romano, sbirciare le istruzioni per l'uso nel lupanare poco distante da via dell'abbondanza e scorcere poco distante un soldato armato di tutto punto che tutela l'ordine pubblico.

Non so cosa penseranno i turisti di quest'ultima moda italiana per garantire l'apparenza della sicurezza, ma queste cose a Pompei potevano essere fatte anche senza un supercommissario. Bastava mandare i soldi e magari trovare personale specializzato per la tutela di mosaici e pitture esposti alle intemperie. Non mi risulta che alcun turista si sia mai davvero dispiaciuto di trascorrere un'intera giornata immerso in un'altra epoca, attarverso 66 ettari di scavi archeologici, solo perchè qualcuna delle decine di ville nella periferia della città erano chiuse. Il foro, l'anfiteatro, la palestra, le terme, lo stadio e i templi in centro da soli ripagano il biglietto e lo sfrozo della lunga passeggiata.

domenica 3 agosto 2008

A ciascuno il suo onore

"Il Sud non credo debbalamentarsi dell’Italia più di quanto non si sia lamentato deiBorboni. Essendo sindaco di Salemi, non posso non ridare a Garibaldi il suo onore", ha fatto notare Vittorio Sgarbi, il nuovo sindaco di della città siciliana, rispolverando una lapide intitolata a Garibaldi nella casa dove ha trascorso la sua prima notte dopo lo sbarco in Sicilia.
L'affermazione di un intellettuale di nota fama nazionale, passato da qualche tempo alla politica, mi ha dato da pensare alla nostra conoscenza della storia risorgimentale, ormai alla vigilia dei 150 anni dall'unità nazionale. I libri di testo non sono cambiati molto negli ultimi anni. E seguono un programma scolastico deciso dalla Riforma Gentile nel 1929: una storia scritta dal vincitore, che censura i programmi di approfondimento e i libri di critica storiografica.
"Li chiamarono briganti" è il titolo di un film del 1999 diretto da Pasquale Squitiero che non ha visto quasi nessuno. Ma i suoi protagonisti cantano una canzone che lascia pensare su una realtà diversa da quella che ci è stata raccontata. "Brigante se more", è una canzone tradizionale rielabotara da Eugenio Bennato nel 1976.

Amm pusat chitarr e tammur
pecché 'sta musica s'à dda cagnà.
Simm brigant e facimm paur,
e cu 'a šcuppett vulimm cantà,
e cu 'a šcuppett vulimm cantà.

E mo' cantamm 'šta nov canzon,
tutta la ggent se l'à dda 'mparà.
Nun ce ne fotte d'u rre bBurbon
ma 'a terr è 'a noštr e nun s'à dda ttuccà,
ma 'a terr è 'a noštr e nun s'à dda ttuccà.

Tutt e paìse d'a Vasilicat
se so’ scetat e vonn luttà,
pure 'a Calabbria mo s'è arrevutat;
e štu nemich 'o facimm tremmà,
e štu nemich 'o facimm tremmà

Chi à vist o lup e s'è mis paur,
nun sape bbuon qual'è verità.
O ver lup ca magn 'e creature,
è 'o piemuntes c'avimm'a caccià,
è 'o piemuntes c'avimm'a caccià.

Fèmmen bell ca rat lu cor,
si llu brigant vulit salvà nun 'o cercat,
scurdatev'o nom;
chi ce fà gguerr nun ten pietà,
chi ce fà gguerr nun ten pietà.

Omm se nasce, brigante se mmor,
ma fin’ all'ùltim avimm'a šparà.
E se mmurimm menat nu fior
e na bbeštemmi pe' 'šta libbertà,
e na bbeštemmi pe' 'šta libbertà.

venerdì 1 agosto 2008

Una terra da bonificare

Avere una discarica in prossimità di una città non comporta cadute per la salute dei cittadini: verità sacrosanta ribadita oggi da Berlusconi, in visita a napoli per l'ultimo consiglio dei ministri prima della pausa estiva. Verità sacrosanta quando si parla di una discarica a norma, in un'area non a rischio, con tutte le precauzioni per non inquinare la falda acquifera ma anche per non intasare il traffico cittadino. Per la serie, non è che togliamo la spazzatura per le strade per buttarla in discariche come Parco Saurino 2, allestita sopra una discarica abusiva dismessa senza nè bonificare precedentemente l'area nè prendendo le precauzioni per evitare che il percolato permei il suolo e raggiunga la falda acquifera inquinandola irreversibilmente.
"Secondo gli studi che abbiamo fatto un termovalorizzatore che sarà costruito ha un’emissione pari a cinque auto inmovimento". Ma forse quegli studi tengono in considerazione solo il pm10, le polveri sottili. E il pm5? e quello 2,5?
Vabbè, che sarà mai. Si tratta soltanto di residui infinitesimamente piccoli di materiale ferroso e simili che si attaccano nei polmoni dopo averci attraversato le vie respiratorie. Si muore senza fretta, e non è colpa di nessuno.
Poi Berlusconi scende per un attimo dal piedistallo del Salvatore. Sa che l'emergenza non è veramente finita. "Non ci sono soltanto i rifiuti per la strada che vanno rimossi, ci sono anche grandi aree che sono state inquinate negli anni e quindi ci sono tantissime altre aree che devono essere bonificate". Era ora che qualcuno se ne accorgesse. Non soltanto in spot pubblicitari che promettono 500 milioni per le bonifiche (come i 900 che sono stati promessi nella passata legislatura senza che si vedesse nessun cambiamento). E poi c'è il caso mozzarella stop. Lì si pensava ci fosse la diossina. E allora giù, controlli a raffica per dimostrare che si trattava soltanto di una bolla di sapone. Intanto l'economia della mozzarella di bufala campana, marchio dop già controllatissimo come non accade invece per la mozzarella prodotta nel resto d'italia, ha subito una battuta d'arresto e il crollo delle vendite nel primo trimeste del 2008, pari a -30% di un business milionario.
Berlusconi annuncia pertanto l’impegno del governo "per situazioni in cui i costi della tragedia sono stati elevati". E aggiunge:"siamo assolutamente consapevoli che si tratta di un fatto eccezionale cui si deve rispondere, anche in un momento di taglio delle spese con interventi pubblici eccezionali. E quindi il governo si è impegnato per uno sforzo finanziario rilevante per la bonifica completa della Campania"
Mario Orfeo, direttore del quotidiano Il Mattino, sta sull'allerta (non ha detto la stessa cosa allo speciale Tg4 di due settimane fa, ma non è mai troppo tardi per ricredersi): "Non bisogna esagerare nell’ottimismo sull’emergenza rifiuti. Aver ripulito la città in 58 giorni è stata un’opera meritevole, ma c’è ancora molto da fare, ci sono ancora delle periferie con i rifiuti per strada".

Il G8 a Napoli

"Sarebbe una bella cosa mostrare la città civile..." è il sogno che sta coccolando Berlusconi da quando ha promosso Napoli da città del quarto mondo ad avamposto dell'Occidente.
L'ipotesi è di portare il G8 a Napoli, un grande evento per una grande città. Magari con la certezza conferitagli dal lodo Alfano di non ripetere l'episodio del 22 novembre 1996 quando, mentre coordinava proprio a Napoli la Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulla criminalità organizzata, gli viene recapitato un avviso di garanzia dalla Procura di Milano che lo informa di essere oggetto di indagini per concorso in corruzione.
Poi abbassa il tiro. Ed infligge l'ennesima sferzata sul degrado che aveva raggiunto Napoli senza la sua presenza salvifica. Mentre grazie a lui (e ai termovalorizzatori) è destinata a trasformarsi in capitale del progresso, del benessere, del turismo e della pulizia. Napoli non potra’ ospitare il prossimo G8 che si terra’ in Italia, perche’ “il precedente governo ha gia’ preso degli impegni” stabilendo che la riunione degli otto Grandi si terra’ all’isola di La Maddalena, in Sardegna.
"Ma non appena Napoli tornera’ al suo splendore - ha concluso - saremo capaci di organizzare una manifestazione che la possa esaltare”. Napoli ringrazia.