

"Secondo gli studi che abbiamo fatto un termovalorizzatore che sarà costruito ha un’emissione pari a cinque auto inmovimento". Ma forse quegli studi tengono in considerazione solo il pm10, le polveri sottili. E il pm5? e quello 2,5?
Vabbè, che sarà mai. Si tratta soltanto di residui infinitesimamente piccoli di materiale ferroso e simili che si attaccano nei polmoni dopo averci attraversato le vie respiratorie. Si muore senza fretta, e non è colpa di nessuno.
Poi Berlusconi scende per un attimo dal piedistallo del Salvatore. Sa che l'emergenza non è veramente finita. "Non ci sono soltanto i rifiuti per la strada che vanno rimossi, ci sono anche grandi aree che sono state inquinate negli anni e quindi ci sono tantissime altre aree che devono essere bonificate". Era ora che qualcuno se ne accorgesse. Non soltanto in spot pubblicitari che promettono 500 milioni per le bonifiche (come i 900 che sono stati promessi nella passata legislatura senza che si vedesse nessun cam

Berlusconi annuncia pertanto l’impegno del governo "per situazioni in cui i costi della tragedia sono stati elevati". E aggiunge:"siamo assolutamente consapevoli che si tratta di un fatto eccezionale cui si deve rispondere, anche in un momento di taglio delle spese con interventi pubblici eccezionali. E quindi il governo si è impegnato per uno sforzo finanziario rilevante per la bonifica completa della Campania"

Mario Orfeo, direttore del quotidiano Il Mattino, sta sull'allerta (non ha detto la stessa cosa allo speciale Tg4 di due settimane fa, ma non è mai troppo tardi per ricredersi): "Non bisogna esagerare nell’ottimismo sull’emergenza rifiuti. Aver ripulito la città in 58 giorni è stata un’opera meritevole, ma c’è ancora molto da fare, ci sono ancora delle periferie con i rifiuti per strada".
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