venerdì 28 marzo 2008

Renzo Arbore, l'ambasciatore della mozzarella

Il tour di Renzo Arbore parte il 3 aprile per il Canada e gli Usa. Con un nutrito carico di mozzarella di bufala campana dop. Da buon ambasciatore della musica napoletana del mondo, lui e si musicisti della band non possono esimersi dal promuovere la diffusione di altri prodotti tipici della meridionalità.

Napoli lotta per la sua immagine

Der Spiegel, il settimanale tedesco, dà voce alla protesta a cui i campani non sanno più dare voce: Napoli è ripulita dai rifiuti e lotta per rilancxiare la propria immagine nel mondo. Ma non interessa a nessuno.
Il titolo che apre l'edizione di Der Spiegel questa settimana titola, secondo la traduzione de La Stampa, "Napoli lotta per la sua immagine":
"Il centro di Napoli è pulito come non accadeva da tempo ma solo pochi se ne convncono. Le immagini dei cumuli di rifiuti hanno scoraggiato i turisti".

Le avventure della mozzarella di bufala Dop

Le vicissitudini che sta affrontando in questi giorni la mozzarella di bufala Dop prodotta nei caseifici campani si trasformano nell'avventura che vale un tesoro. Quello derivato dai proventi d'oro originati dall'export internazionale di un prodotti tipico di alta qualità.
La bomba è stata lanciata la scorsa settimana dalla Corea del Sud, che ha bloccato alla dogana la partita di mozzarella campana avanzando sospetti sulla qualità del prodotto. "E' paradossale - commenta il Governo italiano sulle pagine de La Stampa di oggi - la Corea blocca le importaziopni ma noi là non esportiamo niente".
Gli altri stati non lo sanno e, per tutelare la salute dei cittadini che si "nutrono" di diossina mentre camminano, fumano una sigaretta o svolgono una qualsiasi azione nelle affollate città metropolitrane del mondo, sono seguiti a ruota libera gli Alt da parte di Giappone, Russia, e la stessa Unione Europea (capolista la Francia, che ha deciso di effettuare ulteriori controlli).
In questi giorni i quotidiani nazionali si affaticano a ritirare la mano colpevole dopo aver lanciato il sasso della bolla mediatica che ha innescato una fobia paragonabile solo a quella dell'aviaria: parlano di paura immotivata causata da una cattiva informazione, ma sono loro i mezzi di informazione a cui i lettori/telespettatori hanno attinto per capire cosa si nasconde dietro la vicenza mozzarella Dop. Che la smettessero almeno di titolare "caso rifiuti" e "la nuova emergenza".
Il Cnr avverte: "Per parlare di danni alla salute bisognerebbe mangiare 7 chili di mozzarella al giorno"
Ieri sulle pagine di Repubblica, oggi su la Stampa, i giornalisti si affaticano a rassicurare che "le Dop sono sicure". E per farlo intervistano gli esperti del settore.
"Non è che la diossina non esiste nella mozzarella - fa notare il ministro per le politiche agricole Paolo De Castro - è il problema che non esiste. Forse non tutti hanno ancora chiaro che la diossina è ovunque, anche nella carne e nel pesce". Si tratta di dosi controllate, stabilite dai rigidi standard europei. "Per essere tranquilli - suggerisce De Castro - è sufficiente acquistare i prodotti del consorzio di tutela che hanno standard ben precisi ed effettuano controlli regolari".
Ieri Repubblica ha intervistato l'infettivologo Luigi Atripaldi. la sua testimonianza di studioso mette precisi paletti e fa chiarezza sul rischio fraintendimenti:

  • I rifiuti non sprigionano diossina. Questo può verificarsi solo nel caso di incendi e in presenza di temperature molto elevate

  • Non ci risulta un incremento di patologie infettive a seguito di questo periodo di crisi. E la situazione sta anzi migliorando.

  • Sulla questione mozzarella occorre spostare l'attenzionne sul grado di inquinamento ambientale che riguarda le campagne di tutta Italia, non solo della provincia di Napoli, per l'utilizzo derlle discariche abusive e di evebntuali sversatoi non autorizzato.

  • L'attenzione nazionale sulla mozzarella di bufala è massima: il Ministero sta effettuando analisi mirate e il prodotto campano dop può consifderarsi suffientemente sicuro.

martedì 25 marzo 2008

Munnezza a chi?


Conto alla rovescia per la fine dell’emergenza rifiuti in Campania. Data stabilita il 7 maggio, alla vigilia della scadenza di mandato affidata al supercommissario De Gennaro. Meno di due mesi per passare alla gestione ordinaria della spazzatura, grazie anche ai risultati positivi della raccolta differenziata avviata da oltre 500 comuni su un totale di 551 tra la provincia di Napoli e Caserta. Nel salernitano, dove non si è mai parlato di emergenza, la raccolta porta a porta ha già portato a picchi di differenziata che talvolta raggiungono l’80%.
Parte intanto la nuova campagna pubblicitaria per il rilancio del turismo campano alla vigilia della bella stagione: costati 1,5 milioni di euro, i manifesti pro Napoli stanno per invadere le strade del nord Italia e gli aeroporti francesi, tedeschi, spagnoli, americani e giapponesi che hanno un buon flusso turistico diretto verso la penisola.
«Monnezza a chi?» è uno degli slogan della nuova, aggressiva campagna di comunicazione studiata da Am Newton 21. Con queste campagne non vogliamo rimuovere il problema che abbiamo di fronte, - ha detto l’assessore al turismo Velardi - ma contrastiamo chi si ostina a descrivere Napoli come una città piegata dai rifiuti».
I mega poster, 6 metri per 3, stampati per l'estero, ha spiegato Velardi «Riporteranno titoli originali di giornali stranieri su sfondi tipici da cartolina. Ma da quelle immagini scomparirà la parola rifiuti, che sarà sostituita da espressioni che esaltano le eccellenze napoletane». In un manifesto, ad esempio, si vede in una foto di piazza del Plebiscito con su la scritta «Napoli nella morsa... dell’arte». Diversa la campagna per l’Italia, che Velardi definisce «provocatoria ma con leggerezza». Ancora immagini dei tesori di Napoli e poi le scritte: «Monnezza a chi?». Oppure: «guarda cosa perdi se non vieni a Napoli».
Coraggio o temerarietà, I manifesti saranno affissi nelle prossime settimane e serviranno a preparare la stagione estiva e il lungo ponte del 25 aprile e del primo maggio giudicato «deciso» dagli operatori del settore che hanno giudicato positivamente le iniziative della Regione

La "questione meridionale"

Li chiamavano... briganti

Questione di punti di vista...


Cast
Branko Tesanovic, Roberta Armani, Claudia Cardinale, Giorgio Albertazzi, Franco Nero, Lina Sastri, Carlo Croccolo
Regia
Pasquale Squitieri
Sceneggiatura
Pasquale Squitieri
Data di uscita
1999
Genere
Drammatico
Recensione su yahoo (leggi): "Ennio Flajano, con una delle sue definizioni folgoranti, chiamò 'southerns' i film che nel dopoguerra venivano girati sull'argomento del brigantaggio (...) A questa tradizione, che vanta registi quali Germi e Camerini, si riallaccia Pasquale Squitieri con un film interessante proprio perché fuori dal tempo. Era abbastanza evidente che non avrebbe incassato una lira, perché è difficile immaginare un film più distante dal gusto americanizzato di oggi: ma, al tempo stesso, per una volta acquista un significato la pessima dicitura 'film di interesse culturale nazionale'. Non ha nemmeno troppo giovato la fama di Squitieri e il cast 'all stars' un po' fané, ma questo è un altro discorso". (Stefano Della Casa, 'Annuario del Cinema Italiano 1999/2000')

Pasqua e turismo: 10mila visitatori

Strutture alberghiere cittadine e’ stato riscontrato un indice di riempimento delle stanze pari al 60 per cento, percentuale che e’ superiore negli alberghi che sono parte di catene nazionali ed internazionali. In particolare, poi sono stati ritirati dagli albergatori 2000 kit relativi all’iniziativa ‘Easy Napoli’.
Boom di turisti in tutta la Campania. Sono stati 10mila i turisti che, nel week end di Pasqua, hanno scelto di scoprire le meraviglie storiche e artistiche della Magna Grecia, e hanno sottoscritto l'abbonamento ArteCard: uno o tre giorni con sconti e ingressi gratuiti nei musei cittadini, l'utilizzo di tutti i mezzi pubblici e l'accesso agevolato nei teatri e all'opera.
Si è conclusa con successo la tre giorni di "Ci vediamo al museo" l´iniziativa che campaniartecard, il servizio integrato musei e trasporti. Record di ingressi al museo Archeologico, il museo di Capodimonte, il palazzo Reale, la Certosa di San Martino, il Castel Sant´Elmo, il Madre, Citta´ della Scienza ed il parco Archeologico di Cuma.
Un successo che va altre le aspettative, che i giornali nazionali lasciano passare in sordina. Il Sud fa notizia solo quando va a rotorli: a chi interessa sentirne parlare bene?
I numeri dei recenti giorni di turismo sono in controtendenza rispetto ai dati degli ultimi mesi, che vanno contro le più nere previsioni di chi aveva già condannato al disastro il riscatto del mezzogiorno. Nonostante il maltempo e la pioggia che ha imperversato dove ci si immaginava di trovare il sole di primavera.
Merito anche di "Emozioni Napoli": la non stop di spettacolo dedicata alle varie espressioni artistiche della città del Vesuvio e dell'intera regione, che si è tenuta in vari siti storici e monumentali della città. E' possibile trovare un resoconto dell'evento su "Caserta news" (leggi).
Tra gli eventi:


  • 'Gran concerto per cinquanta mandolini', presentato sotto il porticato nel cortile del Palazzo Reale, con un programma musicale di circa due ore eseguito dall'Accademia Mandolinistica Napoletana diretta da Mauro Squillante e Leonardo Massa.

  • 'Gran Varietà', il divertente recital sul tema 'erotico-umoristico' nella canzone d'epoca presentato nella serata di Pasqua al Gambrinus da Gennaro Cannavacciuolo

  • Sempre al Gambrinus, Orchestra Jazz Federico II, ensemble costituito da allievi e professori dell'omonimo ateneo napoletano e diretto dai jazzisti Mario Raja e Giulio Martino

  • Sotto il porticato del Teatro San Carlo, le 'guarattelle' di Bruno Leone e quelle di Roberto Vernetti, Selvaggia Filippini, Davide Chimenti, Alfredo Giraldi, Irene Vecchia

mercoledì 19 marzo 2008

Ministro del nord est: federalismo o secessione?


La dualità del paese Italia si moltiplica con l'avvicinarsi del giorno X per le elezioni politiche. In opposizione alla vessata quaestio meridionale adesso è nata anche la "questione settentrionale", la risposta politica alla spinta autonomista e un pò infantile delle regioni del nord est governate dalla destra e macchiate di razzismo nei confronti del sud Italia che sostengono di mantenere economicamente (perchè sono loro che pagano le tasse!!!). Ne parla oggi Emanuele Macaluso in un editoriale de La Stampa: dati Svimez alla mano (la Smimez è l'associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno che ha lo scopo di promuovere lo studio delle condizioni economiche del sud Italia, al fine di proporre concreti programmi di azione e di opere intesi a creare e a sviluppare le attività industriali) si conferma l'allargamento del divario tra Nord e Sud del paese, che promette di incrementare in questo 2008 con risultati tutti a sfavore del meridione.
Nessuna proposta per il rilancio del sud, però per battere gli avversari sul loro stesso cmapo veltroni ha promesso di inventare il ministro del nord est!
"Il Paese non si riprende se il sud non decolla" ha decretato Mario Draghi, governatore della banca d'Italia. Ma la "questione meridionale" è sparita dal vocabolario della politica.
Nei programmmi elettorali della destra il sud compare solo alla voce "Ponte di Messina" come la manna che dovrebbe salvare Calabria e Sicilia da chissà quale sciagura causata da una striscia di mare che è lì da millenni. Anche la sinistra preferisce tacere, non essendo in grado di rinnovare la classe politica locale che si è macchiata delle più nefande colpe che ora gravano sulla popolazione.
Colpa di tutti diventa colpa di nessuno.
Mal comune, però, non diventa mezzo gaudio.

L'accusa di Libero: "la città è una pattumiera"

Si parla di lifting fallito per il tentativo di rilancio turistico tentato ieri dalla Regione Campania attraverso le pagine del Corriere della Sera. Col tono di superiorità di un napoletano rinnegato, il giornalista (napoletano) Mattias Mainiero illumina i turisti creduloni e li invita a mettersi in guardia dal tentativo di abbindolamento innescato da una regione che fatica sette camicie per rialzarsi dal disastro ecologico in cui è sprofondata non soltanto per sua colpa: la città è una pattumiera. Ibidem non vale la pena di visitarla, col rischio di beccarsi anche un malanno.

Breve riassunto per un giornalista che, forse, si è perso gli ultimi aggiornamenti.
  • Il tanto criticato Antonio Bassolino, ahimè ancora governatore della Campania dopo l'invito a cambiare aria giuntogli da alleati e oppositori politici, non è più commissario alle bonifiche. Lo ha sostituito dal 31 gennaio 2008 Massimo Menegozzo, già direttore dell'Arpac.

  • L'accordo sottoscritto con la Germania ha fatto ripartire i treni in direzione dell'inceneritore della Sassonia, e la spazzatura comincia davvero a sparire dalle strade.

  • Dal 7 marzo 505 comuni su 551 hanno intrapreso la raccolta differenziata, puntando a raggiungere almeno il 25% di rifiuti recuperati già nel primo anno.

L'ironia di Mainiero, che consiglia la visione di un "thriller mediterraneo" soltanto al turista coraggioso e la sconsiglia ai "deboli di naso", suscita compassione piuttosto che indignare. Non si tratta di campanilismo o di parlar bene della propria città d'origine anche contro ogni ragionevole dubbio. Ma a un certo punto bisogna pur riflettere, fermarsi a ragionare prima di sparar balle a casaccio sugli sforzi fatti da tutta una regione soltanto per partito preso. pardon, soltanto per assecondare la linea politica di un giornale spudoratamente di destra che parla male di tutto ciò che è governato dalla sinistra.


Non facciamo politica. Cerchiamo di risollevare le sorti della Campania rilanciando le sue eccellenze. Il turismo, soprattutto.


Capri e la grotta azzurra sono ancora il rifugio delle muse.


Nei templi di Paestum il dio Poseidone è circondato dalla campagnia vergine dai rifiuti (la provincia di Salerno, come l'80% del territorio campano non ha il problema della munnezza!!!!).


Il parco del Cilento, una riserva naturale che si estende per chilometri a sud di Salerno, è un paradiso incontaminato.


La Reggia di Caserta con i suoi marmi pregiati, il giardino inglese e le fontane di Vanvitelli incantano il turista disilluso da Versailles...


Contro Easy Napoli e il tentativo di rilanciare il turismo si schierano anche gli albergatori. "Si comportano come Tafazzi", ha sbottato l'assessore regionale al Turismo Claudio velardi, alludendo al personaggio televisivo della trasmissione Mai dire gol, che sbatteva una bottiglia di plastica sul pannolone per autopunirsi. "annunciano proteste che non faranno, dichiarano di non accettare le offerte di EasyNapoli perchè chiedono interventi strutturali per farsi pubblicità ma ottengono solo di far uscire sui giornali notizie negative che danneggiano napolie la categoria degli albergatori".


Incentivi e sostegno agli operatori danneggiati dalla crisi sono in discussione ed arriveranno. Quello che serve, adesso, è unire le forze e non remarsi contro.

martedì 18 marzo 2008

EasyNapoli: pacchetto turistico per le famiglie

Campania: ultima chiamata per il volo del rilancio sociale, turistico e, in ultima battuta, soprattutto economico. A fronte di un crollo delle prenotazioni di Hotel, B&B ed alberghi del 20 - 25% rispetto al epriodo pasquale dello scorso anno c'è da correre seriamente ai ripari. Combattere soprattutto contro la campagna informativa dannosa che fa di tut'erba un fascio e trasforma l'intera campania nella bidonville di un paese sottosviluppato dove sembra non esistano acqua potabile, fognature e i più elementari servizi igienicosanitari.

Campania: ultima fermata per chi ha ancora intenzione di salire sul treno delle meraviglie e scoprire tutto ciò che resta non detto da chi tenta di affossare l'orgoglio di un popolo sotto cumuli di immondizia tossica prodotti dalle industrie del nord. Per chi non si fida delle malelingue ed ha il gusto dell'avventura ci sono in serbo sorprese inattese.

Campania: nasce EasyNapoli,il pacchetto turistico appositamente ideato per ogni genere di visitatore.

EASY FAMILY : offerta pensata apposta per la famiglia (l’offerta standard prevede 2 genitori e un bambino/ragazzo) permette di visitare parchi a tema, effettuare un tour della città a bordo dell’autobus citysightseeing e gustare la classica pizza napoletana, usufruendo del sistema del trasporto pubblico.

EASY ART : offerta rivolta agli appassionati di arte e di spettacolo, permette l’accesso a 2 dei principali siti museali presenti nell’area di Napoli e Campi Flegrei, di visitare Napoli Sotterranea e di assistere a uno spettacolo folkloristico progettato e realizzato per i turisti che scelgono Napoli come meta del loro viaggio.
Sarà, inoltre, possibile usufruire del sistema del trasporto pubblico.

EASY GUSTO : il pacchetto pensato per i sempre più numerosi ”appassionati” alla ricerca di sapori e di tradizioni autentiche di degustare i prodotti tipici partenopei. Questa offerta prevede, infatti, un menu ad hoc e la degustazione di vini nelle cantine più prestigiose.

EASY MAY completa l’offerta presente nel mese di maggio a Napoli. Consente, usufruendo di voucher taxi, di assistere ad uno degli spettacoli in programmazione per maggio dei monumenti. Sarà offerto anche un aperitivo.

Tutti i prodotti turistici comprendono, inoltre, una scontistica per l’accesso a siti museali e da spendere presso esercizi commerciali convenzionati rendendo ancora più ricca l’offerta.

lunedì 17 marzo 2008

"Napulita" volta pagina con la raccolta differenziata

Scoppia la moda della raccolta differenziata per dire basta all'emergenza rifiuti. La stampa nazionale continua a tacere quel pò di notizie positive che potrebbero rilanciare la situazione, ma i fatti si commentano da soli.

La campagna pubblicitaria Napulita è partita da poco più di una settimana. Sono scaduti venerdì i termini per la presentazione di un piano integrato per la gestione dei rifiuti solidi urbani e l'adesione dei comuni campani è stata corale. Un vero successo.







Ben 505 comuni su totale di 550 in provincia di Napoli e di Caserta hanno detto si alla raccolta differenziata. Ed hanno presentato un dettagliato piano di raccolta con metodi, obiettivi e strumenti dettagkliati per raggiungere un risultato positivo.



Il progetto si chiama Campania Differenziata e le aspettative attorno ai suoi risultati sono fortissime. "Solo due mesi fa - commenta Lorenzo Domenici, presidente dell'Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) - pochi avrebbero scommesso su un simile risultato che è stato raggiunto grazie all'impegno e alla consapevolezza delle amministrazioni comunali campane convinte della necessità di una nuova della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti".



C'è ancora molto da fare, perchè lunga e dura la strada della raccolta differenziata. Occorre una nuova coscienza, una trasformazione culturale, un monitoraggio costante su risultati e la consapevolezza di un futuro diverso guadagnato al costo di piccoli gesti pregni di significato.



La lattina di una bibita come la batteria scarica della radiolina portatile, inserite nel circuito virtuoso dei rifiuti recuperati, consentiranno il riutilizzo a costi ridotti di materie prime che non dureranno per sempre. Ma rischiano di inquinarci la vita.



Mezzogiorno: il nuovo paradiso fiscale

Su Il Giornale di stamattina l'intervento di Egidio Sterpa sulla "trascurata questione meridionale" apre scenari inquietanti, apocalittici. Punta il dito sui temi di cui si parla solo in campagna elettorale, per essere poi chiusi nel cassetto del dimenticatoio, prima di riassumere in due cartelle di testo 150 anni di storia scritta dai Savoia e dai politici di un'Italia unificata proprio sulla "questione meridionale".
La Cassa del mezzogiono è stato il modo con cui lo stato italiano ha voluto ricompensare il sud dei latrocini e dello squilibrio di cui è stata colpevole l'unificazione. Ma è stata l'occasione solo per creare nuove cattedrali nel deserto: agevolazioni fiscali per imprenditori senza scupoli che carpivano gli investimenti e dichiaravano bancarotta, grandi infrastrutture ce non portano da nessuna parte o assunzioni di disoccupati che percepiscono uno stipendio senza lavorare e poi finiscono in cassa integrazione. Si chiama Italia unita e assistenzialismo per lavare ils enso di colpa.
Oltre agli sprechi, l'unico risultato è stata la formazione di una classe politica opportunista anche locale: dove amngiano in 100 c'è posto anche per qualcuno in più a tanto vale approfittarne.
Qualcuno a un certo punto ha detto basta, ma è durato poco.
Durante la campagna elettorale spuntano come funghi le proposte per trasfromare l'Italia e il meridione in una meravigliosa terra promessa. E l'Istituto liberale Bruno Leoni (che promuove una discussione pubblica più consapevole ed informata sui temi dell’ambiente, della concorrenza, dell’energia, delle liberalizzazioni, della fiscalità, delle privatizzazioni e della riforma dello Stato sociale non si capisce bene in nome di quale autoritas) pubblicizza, con il beneplacido de Il Giornale, la trasformazione del mezzogiorno in una grande no tax area. L'articolo 3 del manuale di riforme per la XVI legislatura suggerisce che Bisogna sostituire gli aiuti a pioggia con esenzioni fiscali per attrarre investimenti. In primo luogo, si tratta quindi di azzerare le imposte sul reddito delle imprese che investono al Sud. Flat tax del 10 per cento per gli stranieri che decidono di porre la loro residenza in una regione meridionale.
Nel nuovo paradiso fiscale saranno bene accolti tutti gli evasori fiscali italiani e stranieri che vorranno investire i loro sporchi risparmi nello sviluppo del sud.
Altro che Lichtenstein! Ma quale Svizzera, Lussemburgo, Città del Vaticano o le isole Cayman.
La terra promessa per gli aspiranti evasori avrà come nuova capitale il sud Italia...
E che zio ce la mandi buona!

venerdì 14 marzo 2008

Napoli, rifiuti d'oro

"I rifiuti di Napoli sono molto benvenuti da noi" è stato il cuore dell'intervista rilasciata al settimanale Panorama da Schneider, il portavoce dell'azienda tedesca leader nel trattamento e nella logistica dei rifiuti solidi urbani. Ma "benvenuti" è dir poco.
Il business dei rifiuti ha significato per i tedeschi un introito di denaro non previsto che moltiplica i suoi benefici all'ennesima potenza. L'Italia, via Napoli, ha importato 100mila tonnellate di spazzatura in Germania alla modica cifra di 200 euro per tonnellata (per lo smaltimento dei rifiuti nazionali vciene pagata la somma di 140-170 euro per tonnellata).
Allo stato delle cose la spesa ammonta già a 20 milioni di euro. E non è ancora finita.
Il contratto sottoscritto tra Italia e germania prevede lo smaltimento di altre 30mila tonnella te di rifiuti nei prossimi mesi, che i tedesci continueranno a trattare nell'inceneritore di Delitzsch in sassonia. Con l'efficiente e intelligente metodo tedesco.
I nostri cari compagni d'oltralpe hanno ideato un metodo efficiente per ricavare l'utile massimo da ciò che noi consideriamo una tragedia da cui liberarci nel più breve tempo possibile: le ecoballe ricoperte di plastica bianca che percorrono i 2mila chilometri di distanza tra napoli e Lipsia raggiungono il centro di smaltimento meccanico biologico di Croben per essere parte, selezionate e suddivise in materiali riciclabili, biologici oppure da incenerire.
Il vantaggio è molteplice: nell'inceneritore confluiscono soltanto i materiali veramente da cancellare che bruciati si trasformano in energia elettrica e teleriscaldamento senza produrre diossina nociva. plastica, carta, vetro, lattine e organico entrano nel ciclo virtuoso delle materie prime riutilizzate trasformandosi in nuova fonte di reddito.
Da qui, due domande:



Se il meccanismo è così semplice, perchè non ci abbiamo pensato noi?

Nessuno è ancora riuscito a capirlo. A 150 anni dall'unità nazionale le regioni italiane sono ancora troppo impegnate a rinfacciarsi i danni derivati dall'unificazione per impegnarsi a raggiungere davvero e presentare all'Europa e al mondo una immagine coerente e positiva dell'Italia.

Se il business dei rifiuti è così renumerativo, perchè la germania ha detto stop ai rifiuti di Napoli?

Colpa del sovraffollamento. E merito degli osservatori tedeschi attenti alla propria salute: il governo regionale della sassonia ha interrotto le importazioni di rifiuti dal 14 febbraio perchè alcuni ambientalisti dell'organizzazione Deutsche - Umwelt Hilfe avevano scoperto montagne di ecoballe bianche ammucchiate alla rinfusa e popolate di roditori. Si ai soldi dell'Italia, no all'emergenza rifiuti.




Turismo alternativo sulle tracce della Camorra

Una mappa dei morti ammazzati per rilanciare il turismo partenopeo. Quando la campagna pubblicitaria con Cannavaro che accompagna il visitatore in tutti i meraviigliosi scenari campani non basta più bisogna passare alle maniere forti. Per fortuna guardare il lato positivo di una tragedia è la peculiarità che contribuisce al rilancio di una società in crisi, e l'arte di arrangiarci è uno dei pochi meriti che ci viene universalmente riconosciuto.
La crisi ambientale, economica, commerciale e turistica che sta attraversando la Campania in questo periodo nero dell'emergenza rifiuti ha conquistato gli onori della cronaca e non lascia le pagine dei giornali di tutto il mondo: c'è bisogno davvero di un colpo di genio.
Ci pensano allora quattro allievi dell'Accademia di belle Arti di Napoli improvvisandosi tour operator. Ne parla oggi Il Venerdì di Repubblica.
Annamaria Natale, Bianca Scotto, orazio Manzo e Anna Colmayer hanno ideato una inusuale cartina turistica per il visitatore che ha voglia di esplorare il lato oscuro della Napoli camorrista di cui si legge troppo spesso tra le pagine di cronaca dei quotidiani. Una chiave d'accesso inusuale, forse mobosa, ma che stimlerà di certo la fantasia del turista curioso che non si accontenta di limitarsi al giro turistico organizzato dalle guide tradizionali attraverso i Quartieri Spagnoli e San Gregorio Armeno.
La mappa dei fantastici quattro segnala quaranta luoghi dove sono stati compiuti i più efferati delitti di sangue. La legenda indica il nome della vittima e della data dell'omicidio. La mappa sarà distribuita gratuitamente nelle strade del capoluogo campano a turisti e napoletani, ma los copo non è esattamente di rilanciare il turismo. "Chi visita la città non può limitarsi alla facciata, ilc entro storico con i suoi monumenti e il suo folclore - si legge nell'articolo del Venerdì - ma deve essere cosciente anche di come la camorra l'ha trasformata". la cartina focalizza soprattutto la periferia orientale: Barra, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio e Gianturco sono i quartieri più marchiati. "Vorremmo distribuire questa mappa anche nelle agenzie di viaggio - dicono i ragazzi - e magari organizzare dei veri e propri tour sulle tracce della camorra: ma chissà se qualcuno avrà il coraggio di seguirci".

L'asino illuminato di Galassia Gutenberg


La locandina di Galassia Gutenberg 2008, provocatoria, ritrae un asino impegnato a leggere. Un asino illuminato, dunque. Una immagine che sfata il luogo comune di animale umile e operoso ma testardo e ignorante per diventare testimonial di un percorso di trasformazione e di crescita attraverso la lettura.
Il prossimo appuntamento con il mondo della cultura e degli editori è dal 28 al 31 marzo con quattro giorni di appuntamenti, cultura, approfondimenti e confronti tra lettori e scrittori. "Leggere: tutti", il mensile gratuito del libro e della lettura distribuito in 180mila copie presso numerose librerie d'Italia organizzerà un treno speciale in partenza da Roma con destinazione Napoli per accompagnare all'evento lettori, scrittori e appassionati di libri.
Galassia Gutenberg, da XIX anni alla Mostra d'Oltremare di Fuorigrotta, promuove ogni anno un percorso articolato che insegue libri, autori e divulgatori attraverso interrogativi su grandi temi contemporanei.

venerdì 7 marzo 2008

Studiate la storia!

I giornali nazionali ci vanno a nozze. Ogni occasione sembra buona per gettare gratuitamente infamia sulla Campania, passata e presente. Per gravare la regione e la sua gente di un'infamia così gravosa che farà fatica a scrollarsi di dosso. L'ultima l'ha fatta oggi "Il Giornale" parlando dell'ultimo paradosso.
Per sostenere la tradizione di produzione di carta da materiali di riciclo, adesso la Campania importa carta straccia. Qual'è il problema? E' forse una colpa contribuire al recupero di materiale riciclato? Che connessione c'è tra questo "supposto" malgoverno e il tentativo di diffamare il passato di uno stato senza neanche preoccuparsi di studiare la storia? La costruzione del lettore ideale di taluni quotidiani ragiona per stereotipi, luoghi comuni, l'idea di un target di riferimento a cui vendere notizie false e tendenziose, purchè gradite. Sanno che parlar male del sud fa vendere, e allora sparano a raffica senza sapere di cosa stanno effettivamente parlando.
L'ignoranza dei giornalisti aumenta di giorno in giorno, e non ci si pone neanche lo scrupolo di informarsi correttamente prima di pubblicare una notizia che può avere forti contraccolpi sulla percezione dei lettori. Quelli del sud che, magari, nonsi riconoscono nel modo in cu li hanno disegnati. Quelli del sud che hanno studiato al loro storia, e la ammirano. perchè:

* La Napoli - Portici è stata la prima ferrovia europea, progetto pilota per la rete ferroviaria nazionale (del regno delle Due Sicilie, ovviamente) già progettata e commissionata a banchieri tedeschi.
* Napoli è stata la prima città europea ad avere l'acqua potabile nelle case
* In europa eravamo considerati quelli con le leggi migliori, grazie al contributo riformista di Filangieri
* Quarta città al mondo per turismo già nell'800
* All'avanguardia nell'industria tessile
* Realtà industrializzate come l'inghilterra dipendevano fortemente dall'economia siciliana
*Attorno al porto di Napoli ruotavano i cantieri navali migliori del mondo

La conoscenza storica generale del periodo storico inteso come Risorgimento è molto approsimativa e propagandistica. Il programma di storia delle scuole di base andrebbe fortemente rivista a partire proprio dai retroscena di una "conquista" della penisola da parte di uno stato d'appendice la cui economia si è rialzata soprattutto grazie al tesoro del Regno delle due Sicilie (almeno la parte residua dopo le tangenti praticate a chi aveva tradito i orbone per occupare un posto nel nuovo Regno). Tutte informazioni reperibili sul sabbio storico di Del Boca, Maledetti Savoia.
Nessuno ne parla, ma prima di lui già Gramsci nel terzo volume de "I quadreni del carcere" aveva fatto una riflessione sul senso del Risorgimento e sulla sua comunicazione.

domenica 2 marzo 2008

Eugenio Bennato - Grande Sud

C’è una musica in quel treno che si muove e va lontano
musica di terza classe in partenza per Milano
c’è una musica che batte come batte forte il cuore
di chi parte contadino ed arriverà terrone.

C’è una musica in quel sole che negli occhi ancora brucia
nell’orgoglio dei braccianti figli della Magna Grecia
in quel sogno di emigranti grande come è grande il mare
che si porta i bastimenti per le Americhe lontane

E chi parte oggi pe’ turnare crai
e chi è partuto ajere pe’ un turnaremai

Grande sud che sarà quella anonima canzone
di chi va per il mondo e si porta il sud nel cuore.
Grande sud che sarà quella musica del ghetto
di chi va per il mondo e si porta il suo dialetto.

None none none none Lieva la capa da lu sole
Ca t’abbruciarrai lu viso Perdarrai lu tuo colore
None none none none Piglia lu libro e va alla scola
Quando te ‘mpari a legge e a scrive Tanto te ‘mpari a fa l’amore

C’è una musica nei sogni di chi dorme alle stazioni
negli antichi sentimenti delle nuove emigrazioni
c’è una musica nel viaggio dalla terra di nessuno
di chi porta nel futuro i tamburi del villaggio.

Zehey maro nandeha Nandeha ny lefa jialy
Nmatsiaro anareo Matsiaro antanana

Grande sud che sarà quella anonima canzone
di chi va per il mondo e si porta il sud nel cuore.
Grande sud che sarà quella musica del ghetto
di chi va per il mondo col suo ritmo maledetto

E sarà quel racconto E sarà quella canzone
Che ha a che fare coi briganti E coi santi in processione
Che ha a che fare coi perdenti Della civiltà globale
Vincitori della gara A chi è più meridionale.