venerdì 7 marzo 2008

Studiate la storia!

I giornali nazionali ci vanno a nozze. Ogni occasione sembra buona per gettare gratuitamente infamia sulla Campania, passata e presente. Per gravare la regione e la sua gente di un'infamia così gravosa che farà fatica a scrollarsi di dosso. L'ultima l'ha fatta oggi "Il Giornale" parlando dell'ultimo paradosso.
Per sostenere la tradizione di produzione di carta da materiali di riciclo, adesso la Campania importa carta straccia. Qual'è il problema? E' forse una colpa contribuire al recupero di materiale riciclato? Che connessione c'è tra questo "supposto" malgoverno e il tentativo di diffamare il passato di uno stato senza neanche preoccuparsi di studiare la storia? La costruzione del lettore ideale di taluni quotidiani ragiona per stereotipi, luoghi comuni, l'idea di un target di riferimento a cui vendere notizie false e tendenziose, purchè gradite. Sanno che parlar male del sud fa vendere, e allora sparano a raffica senza sapere di cosa stanno effettivamente parlando.
L'ignoranza dei giornalisti aumenta di giorno in giorno, e non ci si pone neanche lo scrupolo di informarsi correttamente prima di pubblicare una notizia che può avere forti contraccolpi sulla percezione dei lettori. Quelli del sud che, magari, nonsi riconoscono nel modo in cu li hanno disegnati. Quelli del sud che hanno studiato al loro storia, e la ammirano. perchè:

* La Napoli - Portici è stata la prima ferrovia europea, progetto pilota per la rete ferroviaria nazionale (del regno delle Due Sicilie, ovviamente) già progettata e commissionata a banchieri tedeschi.
* Napoli è stata la prima città europea ad avere l'acqua potabile nelle case
* In europa eravamo considerati quelli con le leggi migliori, grazie al contributo riformista di Filangieri
* Quarta città al mondo per turismo già nell'800
* All'avanguardia nell'industria tessile
* Realtà industrializzate come l'inghilterra dipendevano fortemente dall'economia siciliana
*Attorno al porto di Napoli ruotavano i cantieri navali migliori del mondo

La conoscenza storica generale del periodo storico inteso come Risorgimento è molto approsimativa e propagandistica. Il programma di storia delle scuole di base andrebbe fortemente rivista a partire proprio dai retroscena di una "conquista" della penisola da parte di uno stato d'appendice la cui economia si è rialzata soprattutto grazie al tesoro del Regno delle due Sicilie (almeno la parte residua dopo le tangenti praticate a chi aveva tradito i orbone per occupare un posto nel nuovo Regno). Tutte informazioni reperibili sul sabbio storico di Del Boca, Maledetti Savoia.
Nessuno ne parla, ma prima di lui già Gramsci nel terzo volume de "I quadreni del carcere" aveva fatto una riflessione sul senso del Risorgimento e sulla sua comunicazione.

Nessun commento: