venerdì 20 novembre 2009

Emergenze a orologeria...Grillo a Napoli parla della "monnezza"

Intervento un pò datata, ma per fortuna che c'è youtube a ricordarci che a "orologeria" in Italia non c'è soltanto la magistratura (come accusa qualcuno) ma anche gli interventi salvifici effettuato ad hoc per nascondere quella stessa monnezza sotto un tappeto di rose.

giovedì 19 novembre 2009

Made in sud

Fumus persecutionis

Fumus persecutionis. Giustizia a orologeria. Nicola Cosentino, sottosegretario all'Economia, coordinatore del Pdl in Campania e favorito candidato alle prossime elezioni regionali nelle liste del centro destra si aggrappa all'immunità parlamentare e accusa le toghe rosse della procura napoletana (leggi l'articolo su Il Giornale). "In quindici anni non lo hanno mai voluto sentire, credono alle accuse di quattro malviventi piuttosto che all'impegno politico di un uomo onesto". Si aggrappa all'immunità parlamentare (la prossima settimana dovrebbe esprimersi la consulta della camera, a cui il pm di napoli ha mandato la richiesta di custodia cautelare inc arcere per l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa) e rilancia l'accusa a Bassolino. Anche lui pluriindagato sulla questione monnezza. Infondo in Campania tutti quelli che passano per la politica hanno le mani sporche. Bisogna ungere parecchie tasche per farsi strada. Un pò di farina dell'impasto rimane appiccicata... Suvvia, non siamo troppo permalosi!

domenica 15 novembre 2009

Fenestrelle, lapide ai valorosi soldati borbonici

Una lapide per ricordare gli 8mila soldati el Regno delle de Sicilie che non hanno rinnegato il loro re e un paese defraudato, conquistato e asservito. L'hanno innalzata a Fenestrelle (TO), un lager dove si sono consumati i crimini di guerra di cui si sono macchiati i Savoia sporcandosi con il sangue di quello che definivano il loro popolo...
Quella stessa lapide, oggi, l'hanno anche spostata, nascosta in un posto dove è difficile scoprire certe scomode realtà. Alla vigilia di un nuovo anniversario, meglio non raccontare troppo in giro a che prezzo è stata pagata quell'unità che nessuno voleva

martedì 10 novembre 2009

Un permesso speciale per assicurare la giustizia

La giustizia in Italia non è affatto uguale per tutti. A Roma, in questi minuti, qualcuno si sta incontrando per realizzare il grande inciucio, l'ennesimo della storia italiana. Stavolta si tratta di abbreviare la durata della prescrizione per i reati meno gravi. Dove, poi, la gravità del reato è interpretata in modo davvero soggettivo (leggi l'articolo).
Poi c'è Napoli. E la procura napoletana che combatte contro tutti e tutto, con le poche risorse che ha a disposizione ma con la ammirabile professionalità di uomini e donne che come obiettivo si sono prefissi il rispetto della legge. Quella che dovrebbe essere uguale per tutti.
Loro che rispettano le regole, allora, l'hanno fatto anche oggi. Hanno stralciato dal processo una delle figure chiave delle loro indagini, ed hanno inoltrato alla Camera l'ordinanza di custodia cautelare per lui, Nicola Cosentino, deputato del Pdl, sottosegretario all´Economia e candidato in pectore alla presidenza della Regione Campania, che "deve essere arrestato per i suoi rapporti con il clan camorristico dei Casalesi".
L'ordinanza porta la firma del Gip Raffaele Piccirillo, e mette la parola fine a indiscrezioni lunghe 18 mesi per trasformarsi in qualcosa che è più di un sospetto (leggi il commento di Saviano alla notizia). Gli stralci delle confessioni rilasciate dai pentiti del clan casalese e fedelmente riportate da L'Espresso (leggi) ci avevano messo in guardia: Gaetano Vassallo, che ha cominciato a rendere dichiarazioni nel 2008, ma anche Domenico Frascogna, le cui rivelazioni risalgono a dieci anni prima, Carmine Schiavone, il primo esponente di spicco del clan dei Casalesi a passare dalla parte dello Stato, e Michele Froncillo dicono che, da anni, dietro e accanto al clan più chiacchierato di questi giorni c'è sempre lui. E che, forse, non è troppo opportuno piazzarlo sulla poltrona più alta della Campania se lì vogliamo sistemare le cose. E che non è nemmeno il caso di tenerlo ancora su una delle poltrone del sottosegretariato all'Economia, a fare il bello e il cattivo tempo su questioni che riscontrano un profondo conflitto di interessi: quello tra la legalità e tutto il resto.
Con l'auspicio che, dopo l'ennesimo grande inciucio di stamane, ci sia ancora una qualche differenza tra la legalità e tutto il resto.

lunedì 2 novembre 2009

la lotteria del presidente

"Napoli e la Campania stanno vivendo una crisi drammatica: sul piano politico, istituzionale, economico. Crisi senza precedenti: lo ha detto anche Napolitano, già da qualche anno. Città e regione, nell´ultimo decennio, non sono più governate. Cosa mai accaduta nel passato. Oggi c´è un vuoto totale, che viene riempito dalla malavita organizzata". Parola di Cirino Pomicino, uno che di politica se ne intende, giacché è stato uno dei 24 parlamentari italiani che hanno subito condanne penali per i fatti di tangentopoli (fonte wikipedia). Tra le righe, si legge che la Campania ha bisogno di un uomo forte. Qualcuno che, come ai tempi della Dc, sappia gestire la cosa pubblica come le finanze familiari.
A 5 mesi dalle prossime elezioni regionali, intanto continua il giro di valzer delle nomine per decidere chi sarà il prossimo candidato alla presidenza del consiglio campano. Antonio Bassolino del Pd è riuscito a tener duro e rimanere a capo della regione fino alla scadenza del mandato, con la speranza che il suo partito forgiasse nel frattempo una personalità politica abbastanza carismatica da riconquistare il cuore dei meridionali delusi dalle tante marachelle che hanno messo in ginocchio il mezzogiorno. Quello homo novus, però, non si vede ancora.
Sull'altro fronte, quello del Pdl, c'è soltanto l'imbarazzo della scelta, perché l'imbarazzo il centro destra non sa nemmeno cosa significa. Allora ecco le voci di corridoio che parlano di una possibile candidatura di Guido Bertolaso, capo della protezione civile italiana e sottosegretario alla presidenza del consiglio e chissà quanti altri incarichi istituzionali, ma che ha "ripulito Napoli dalla monnezza"... Bertolaso, però, potrebbe dire di no come ha fatto ai tempi delle elezioni nel Lazio, che poi si sono trasformate nella vittoria del centro sinistra di Marrazzo...
Per un pò si è parlato anche della show girl salernitana Mara Carfagna, promossa da maestra di danza nella palestra del fidanzato a protagonista di calendari sexy fino all'ascesa al ministero delle pari opportunità. La Carfagna resta in attesa di un cenno del presidente. Ha già dato la sua disponibilità.
Poi c'è lui, il celebre Nicola Cosentino, nato a Casal di Principe (nascere nella terra dei casalesi non è un demerito, ma come mai sono così tanti i parlamentari eletti in un paesino di 19mila abitanti?), coordinatore campano del Pdl e sottosegretario all'Economia. Oltre che indagato dalla Procura di Napoli per le confessioni rilasciate da numerosi pentiti della camorra. Ultima la "confessione" di Gaetano Vassallo, nel settembre 2008:
"Confesso che ho agito per conto della famiglia Bidognetti quale loro referente nel controllo della società Eco4 gestita dai fratelli Orsi. Ai fratelli Orsi era stata fissata una tangente mensile di 50 mila euro... Posso dire che la società Eco4 era controllata dall'onorevole Nicola Cosentino e anche l'onorevole Mario Landolfi (An) vi aveva svariati interessi. Presenziai personalmente alla consegna di 50 mila euro in contanti da parte di Sergio Orsi a Cosentino, incontro avvenuto a casa di quest'ultimo a Casal di Principe. Ricordo che Cosentino ebbe a ricevere la somma in una busta gialla e Sergio mi informò del suo contenuto" (Leggi l'articolo completo su L'Espresso).

Alla vigilia del federalismo e del ruolo strategico che rivestiranno nel tempo i consigli provinciali in Campania piace giocare al lotto. Vince chi ha più scheletri nell'armadio. Chi sarà il fortunato estratto alla carica di presidente?