"Sarebbe una bella cosa mostrare la città civile..." è il sogno che sta coccolando Berlusconi da quando ha promosso Napoli da città del quarto mondo ad avamposto dell'Occidente.
L'ipotesi è di portare il G8 a Napoli, un grande evento per una grande città. Magari con la certezza conferitagli dal lodo Alfano di non ripetere l'episodio del 22 novembre 1996 quando, mentre coordinava proprio a Napoli la Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulla criminalità organizzata, gli viene recapitato un avviso di garanzia dalla Procura di Milano che lo informa di essere oggetto di indagini per concorso in corruzione.
Poi abbassa il tiro. Ed infligge l'ennesima sferzata sul degrado che aveva raggiunto Napoli senza la sua presenza salvifica. Mentre grazie a lui (e ai termovalorizzatori) è destinata a trasformarsi in capitale del progresso, del benessere, del turismo e della pulizia. Napoli non potra’ ospitare il prossimo G8 che si terra’ in Italia, perche’ “il precedente governo ha gia’ preso degli impegni” stabilendo che la riunione degli otto Grandi si terra’ all’isola di La Maddalena, in Sardegna.
"Ma non appena Napoli tornera’ al suo splendore - ha concluso - saremo capaci di organizzare una manifestazione che la possa esaltare”. Napoli ringrazia.
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