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martedì 18 novembre 2008

Ritorno a Napoli

Ci sono voluti mesi per ritornare su queste pagine, ma alla fine ce l'ho fatta.
Napoli, giornalisticamente, è un mondo difficile. Come da tutti gli altri punti di vista. Ma è meravigliosa.
-Ho vissuto in prima persona i problemi della gente.
-Ho trovato, a Bagnoli, uno dei mille sversatoi di rifiuti ingombrantie nessuno che sapesse darmi delle risposte su una vergogna che era sotto gli ochi di tutti.
-Ho sfilato spalla a spalla con gli abitanti di Chiaiano e Marano dove voglio no costruire la discarica.
-Ho manifestato assieme ai dipendenti dell'Atitech ficcati nella bad company che pagherà le spese della vecchia Alitalia per permettere alla Cai di viaggiare con un carico più leggero, fatto solo di guadagni per ringraziare gli imprenditori che hanno salvato la faccia al politico di turno.
-Ho guardato negli occhi l'unico sopravvissuto della strage di Castel Volturno, bloccato su di un letto del Cardarelli, assieme agli altri pazienti costretti a convivere con il rischio di una ritorsione della criminalità.
-Ho seguito, a Pianura, la manifestazione degli stranieri che occupavano ausivamente gli edifici terremotati di via dell'Avvenire e le ragioni dei loro vicini di casa, cittadini napoletani che la politica locale vuole strumetalizzare.
-Ho visto e ascoltato mille storie di questa gente. La risposta che posso dare è ancora una volta una domanda. Quella che mi impegno a portare avanti ogni giorno con questo blog.

venerdì 22 agosto 2008

Bagnoli, oggetto di bonifica o sversatoio?

Un cumulo di rifiuti ingombranti in via Cattolica, davanti all'ex Italsider, l'acciaieria di Bagnoli che da anni dovrebbe essere oggetto di un intervento di bonifica e invece si è trasformata in uno sversatoio di monnezza: mobili, comodini, porte, materassi e pneumatici ammonticchiati a un angolo della strada, a pochi passi dalla Napoli pulita di Posillipo e dell'sola di Nisida.
Da quelle parti l'emergenza c'è stata l'altro ieri, ma Il mattino ha denunciato la sporcizia anche davanti alla villa del presidente della repubblica, e l'Asìa si è preoccupata di sgomberare.
Davanti all'italsider non c'è urgenza. Non è un'area abitata nè una zona turistica.
''Il luogo è oggetto di un intervento di bonifica e l'Asia non può effettuare la normale raccolta di diriuti ingombranti, come invece fa nelle altre zone della città con un servizio attivo 24 ore su 24'', fa notare il presidente Losa. "Dove serve, però, interveniamo tra le 24 e le 96 ore dalla segnalazione al numero 800.161010, e anzi invitiamo tutti i napoletani a usufruire di questo numero verde per evitare il ripetersi di episodi spiacevoli come l'ingombro di via Posillipo".
Dopo il flop della raccolta differenziata ai Colli Aminei, vicino al Policlinico di Napoli, il comune minaccia controlli e sanzioni a raffica. Non è ancora partito il piano di raccolta porta a porta, e ad inizi settembre già cominceranno a fioccare le multe per chi non pratica la differenziata.
"Delle due, l'una - protesta Franco, un taxista che lamenta la drastica riduzione di turisti di quest'estate napoletana - I cittadini hanno voglia di impegnarsi per il recupero della città, ma qualcun deve metterci nelle condizioni di farlo: se non ci sono i cassonetti della differenziata, e se l'Asìa non raccoglie separatamente la plastica e le lattine, perchè dobbiamo anche pagare le multe?"
E' la domanda che in questi giorni si fanno tutti i napoletani.
Dall'assessorato all'igiene urbana e dall'Asìa, però, non arrivano risposte. Peggio: l'assessore Mola, ieri, si trovava su un'ascensore che forse non è ancora arrivata al piano selezionato, perchè risulta ancora irreperibile. E Losa oggi non risponde a telefono.