martedì 24 giugno 2008

Napoli circondata dai "servizi"

Sotto la minaccia del dl sull'emergenza rifiuti che ha visto la luce proprio a Napoli come primo lavoro legislativo del berlusconi quater, il sindaco Rosa Russo Iervolino si è pronunciata ieri sulla scelta del luogo condannato ad ospitare l'inceneritore che salverà la città dalla sua monnezza. Lo ha fatto nell'ultimo giorno utile stabilito dall'ultimatum (30 giorni dopo la pubblicazione del decreto) e la sua scelta è caduta su Agnano perchè - si legge su Repubblica (vedi articolo) "ha una bassa densità abitativa, è facilmente accessibile per la vicinanza alla tangenziale e non sono necessari interventi di bonifica".
Ma bisogna precisare, visto che con "bassa densità abitativa" si intende tra le mille e millecinquecento anime per chilometro quadrato, e la tangenziale di Napoli che attraversa il cuore della città con un traffico non sempre molto fluido. L'area individuata in via Scarfoglio, nell'ex spaccio della Nato, è una vasta superficie dismessa che fa parte del piano di recupero urbano: considerata zona paesaggistica dalla Sopraintendenza dei beni culturali perche fa parte del Parco dei Campi Flegrei, è a poca distanza da Bagnoli, dalle infrastrutture sportive della città, dalla Cittadella delle Scienze e dalla Mostra d'Oltremare.
Il nuovo termovalirizzatore sarà pronto in 3 anni ed allora Napoli risulterà "circondata dai servizi", come ha affermato, in tono forse amaro, il sindaco Iervolino. Amaro, sì, perchè i "servizi" a cui allude sono a Nord la discarica di Chiaiano, a est la centrale elettrica di Vigliena e a Ovest l'inceneritore di Agliano.
Il Corriere della Sera (leggi)ha un tono ironico quando racconta la beffa di cui Napoli sta diventando protagonista. Perchè l'inceneritore è vicino alle case, "ma anche a Vienna e a Brescia è così". Allora una delegazione di 23 persone valuterà nei prossimi giorni le condizioni degli abitanti di Brescia e una delegazione austriaca spiegherà ai buzzurri napoletani i vantaggi di avere un inceneritore vicino casa. Assieme alla buona notizia arrivata dalla politica nazionale che ha approvato l'emendamento della lega sui finanziamenti per le emergenze: "Le regioni dovranno risarcire lo Stato dei soldi, restituire parte dei fondi per fronteggiare l'emregenza attraverso un minor trasferimento di fondi dal Tesoro alle regioni".
Gli abitanti della Campania, infondo, possono definirsi un popolo fortunato: l'inceneritore di Acerra sarà completato e messo in servizio entro la fine del 2008 (gestito dalla Fibe Impregilo, sotto processo per il cattivo svolgimento del servizio che sta effettuando da oltre 5 anni), i collaboratori di Bertolaso hanno accolto l'incarico di supervisione della proposta di un inceneritore ad Avigliana, che sarà realizzato nell'arco dei prossimi 3 anni, l'esercito si prepara a presidiare la cava di Chiaiano ormai discarica confermata e altri due inceneritori sorgeranno a Macchia Soprana in provincia di Avellino e nel cuore di Salerno. Una bomba ecologica con poche prospettive

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