Comincerà proprio da Napoli il lavoro di rilancio del turismo in Italia, che la cattiva informazione ha tentato di affossare disegnando nell'immaginario dell'opinione pubblica l'intera Campania come una discarica a cielo aperto.
Il problema dei rifiuti ammonticchiati agli angoli delle strade e che spesso ostruiscono il traffico non è un'invenzione. Ma smettiamo di parlare di emergenza. La monnezza c'è da quando si è cercato di strappare la gestione dei rifiuti dalla mani della camorra e nessuno è stato più in grado di gestirla.
Quelli che ci provano finiscono prima o poi indagati, perchè si lasciano sedurre dalle lusinghe della soluzione facile (ne sono una prova, tra gli ultimi, Bassolino e Pansa). Ma vogliamo raccontare un'altra storia. La voglia di riscatto in nome dell'onestà, della storia, della cultura, della bontà e del gran cuore che caratterizza la gente della Campania intera.
"Campania felix" l'avevano chiamata i romani, e sotto il Vesuvio, presso le salubri acque termali di Castellammare o nelle ville di Capri e Pompei imperatori e patrizi si dilettavano oziando.
Questa è un'altra storia, però.
La storia di oggi parla dell'istituzione di un'unità per rilanciare l'immagine dell'Italia nel mondo. Nei prossimi giorni si inocntreranno proprio a Napoli le varie categorie impegnate nella gestione e promozione del turismo. Coordinati dal sottosegretarp al turismo Michela Vittoria Branbilla, si attiveranno «per recuperare il filo degli snodi che collegano il nostro paese ai tour operator internazionali e per ricominciare a vendere l’Italia agli italiani».
Sencondo l'Ansa la Brambilla punta a un’azione ad ampio raggio che tocchi i numerosi punti dolenti del comparto turistico nazionale, l’unico però in grado, ha precisato, «di raddoppiare il fatturato». «Noi non siamo secondi a nessuno per ricchezze di eccellenze di storia,arte, cultura, enogastronomia, design, moda - ha detto il sottosegretario - In un territorio relativamente piccolo, solo dal punto di vista paesaggistico, andiamo dalla bellezza delle Dolomiti all’Isola di Capri, e offriamo una poliedricità che non si trova in nessun altro paese», dalle meraviglie delle città d’arte allo shopping alle spiagge. Ora l’immagine dell’Italia, ha proseguito la Brambilla, «ha perso un pò di smalto, un trend iniziato da qualche anno e la questione dei rifiuti campani, finita sulle prime pagine dei giornali stranieri, ha inferto un duro colpo». Da qui la necessità e la priorità di «sostenere, promuovere e rilanciare l’immagine di un paese dalle grandi ricchezze». E quindi «l’istituzione di un’unità dedicata, con sue risorse e sue strutture, che lavorerà partendo ovviamente anche dalla Campania e da Napoli - ha annunciato il sottosegretario - dove mi recherò entro pochi giorni per un incontro con tutti gli operatori del settore e le categorie per cominciare a fare il punto della situazione e vedere di programmare strategie,affinchè la città torni a essere nel brevissimo periodo bella e fruibile come era prima».
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