lunedì 9 giugno 2008

Impregilo, infiltrazioni mafiose

La chiamano l'autostrada della vergogna. Si tratta della Salerno - Reggio Calabria, oltre 500 chilometri di autostrada a percorrenza gratuita che dal 1997 è interessata da cantieri per la costruzione di una terza corsia per ogni senso di marcia. L'azienda appaltatrice dell'impresa milionaria ultradecennale si chiama Condotte S.p.A. Fa parte del Gruppo Impregilo. Gli stessi dell'inceneritore di Acerra. La loro ubiquità nel mondo degli appalti italiani sembra giustificata dalla qualità del prodotto e dalla versatilità dell'azienda. Dicono.
Dall'articolo di oggi sul quotidiano la Repubblica sembra tutt'altro. In tutti i contratti che Condotte (alias Impregilo) ha stilato con lo Stato finanziatore c'è la misteriosa voce "costo sicurezza": una maggiorazione del 3% sui costi di realizzazione da versare alla malavita locale come "tassa ambientale".
Si tratta di alcuni dei dati emersi dal Prefetto di Roma, che il 23 marzo 2008 ha revocato alla Condotte (alias Impregilo) il certificato antimafia. Bloccati appalti per 232 milioni di euro.
La società ha fatto ricorso al Tar del Lazio per contestre al decisione del prefetto (il tribunale amministrativo si pronuncerà il prossimo 18 giugno), ma ci vuole coraggio a negare illiceità comprovate.
Gli atti giudiziari recitano: "La Condotte spa mirava, attraverso un giro di fatture maggiorate, a ricavare un surplus finanziario e a metterlo a disposizione per la tassa ambientale da versare alle cosche mafiore".
E ancora: "sia Condotte che Impregilo hanno compreso bene la realtà mafiosa calabrese, insediando nelle loro società personaggi che da sempre hanno avuto a che fare con esponenti della criminalità organizzata e con imprese di riferimento delle cosche. La scelta di rivestirli della carica di capoarea della Calabria non è casuale e la prova viene direttamente dalle indagini pregresse che hanno già portato ad acquisire questi professionisti che erano scesi a patti con la 'ndrangheta".
Il destino di Condotte spa potrebbe decidersi il prossimo 18 giugno. Ma anche no, visto che siamo pur sempre in Italia.

1 commento:

Mariagiovanna Ferrante ha detto...

Già nel 1998 si parlava di "privatizzare" l'autostrada per recuperare i soldi dell'investimento.
Ne parla un articolo de La Repubblica:

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/12/07/164salernoreggio.html