

Vittorio Feltri trascura qualche dettaglio. Quelli che parlano dell'emergenza rifiuti, dal primo all'ultimo, scrivono gli articoli dell'ambiente sbiadito di una redazione, attaccati alla tastiera e rielabo

"Ma anche se ci sarà l’annuncio che tutto è stato risolto" annuncia Ivo Poggiani, uno dei leader dei Comitati , all'interno di una articolo pubblicato soltanto dal quotidiano Il Mattino (leggi)"non andremo a casa. La partita non si chiude unilateralmente". E' giò pronta una marcia popolare da

Numerose le proposte alternative all'ennesima ferita che il governo si appresta a infliggere alla regione flagellata dalla tragedia della monnezza:
- riduzione immediata di imballaggi e monouso superflui,
- l'avvio della raccolta differenziata porta a porta a partire dalla separazione tra secco e umido (il resto è possibile effettuarlo in appositi siti di stoccaggio con un risparmio di tempi e risorse oltre che semplificazione della gestione di raccolta)
- la realizzazione di impianti di compostaggio
- la riconversione degli impianti cdr in strutture per il trattamento meccanico-biologico
- la bonifica dei territori devastati dai rifiuti tossici
Secondo Vittorio Feltri, invece, "è assurdo che il popolo non accetti l'idea che servano le discariche e gli inceneritori per risolvere il problema". A lui l'alternativa sembra "vivere come ratti nella sporcizia". Come se l'unica situazione possibile sia ammazzarsi lentamente con le polveri sottili emesse dagli inceneritori, come se non lo stessero già facendo i tumori causati dai rifiuti tossici. Tertium non datur. Eppure non è così.
Ha nominato Guido Bertolaso commissario conferendogli i poteri necessari (Bertolaso era già stato supercommissario e la sua vice è indagata per la cattiva gestione dell'emergenza); ha indicato i siti da cui ricavare le discariche (gli stessi già indicati in precedenza e risultati non idonei perchè già inquinati o già saturi); ha stabilito i tempi di realizzazione dei termovalorizzatori (come se fossero la panacea per tutti i mali e non l'ennesi danno che alimenta il business delle ecomafie); ha stanziato somme adeguate (che la Lega, con l'emendamento proposto al dl sull'emergenza rifiuti, pretende che la Campania restituisca, "per sensibilizzare la buona gestione dei politici locali" e far pagare ai campani lo scotto delle malefatte delle industrie del nord).
Le proteste dei cittadini che manifestano democraticamente le loro ragioni sono in realtà "il belato dei codardi che incita i prepotenti ad alzare la voce.
Napoli invocava lo Stato? Eccolo, lo Stato. Il suo compito è garantire l'ordine, e l'ordine sarà ripristinato. Siccome dal '68 l'Italia è abituata ad abbassare la testa (con un atteggiamento che, forse, sembrerebbe democratico), è il momento di farsi rispettare. Pazienza per la Campania, che sarà la prima di una lunga serie di regioni a cui impartire la punizione per l'anarchia che si è respirata per quarant'anni.
"Coraggio, signor premier, tenga duro. Siamo con lei".
1 commento:
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Bye.
Patricia.
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