venerdì 6 giugno 2008

La vergogna del DL sull'emergenza

Gli articoli del DL sull'emergenza rifiuti in Campania (leggi il testo integrale, quello approvato dal governo nella sua prima e unica seduta napoletana il 21 maggio 2008) sono un insulto dopo l'altro alla Costituzione italiana, alle normative dell'ordine pubblico e alle leggi emanate fino a questo momento. Sotto il velo di provvedimenti d'urgenza per risolvere un problema che governi di destra e di sinistra fanno rimbalzare da un anno all'altro i Superpoteri sono distribuiti a caso.
L'emergenza in Campania avrebbe dovuto essere risolta entro il 10 maggio, giorno di scadenza del mandato di Gianni De Gennaro. Invece il suo mandato è stato prorogato e ora il suo posto è stato preso da un nuovo Supercommissario si chiama Guido Bertolaso, di nuovo. Ricopre il ruolo di sottosegretario all'emergenza, in deroga alla legge del 20 luglio 2004 che vieta l'accumulo di cariche pubbliche. E, per la modica remunerazione di 86.500 euro nel 2008 e 173.000 euro nel 2009, risolverà il porblema della monnezza. Con alcuni piccoli accorgimenti.




  • E' autorizzato lo stoccaggio dei rifiuti presso qualsiasi sito temporaneo.

  • Provvede all'attivazione di siti per il deposito dei rifiuti anche in deroga a specifiche disposizioni legislative e regolamentari in materia ambientale.

  • Per indisoponibilità del servizio di raccolta può conferire l'incarico a altri soggetti idonei.

  • Autorizza la realizzazione di 3 termovalorizzatori: Acerra (NA), dove sarà avviata la combustione dei rifiuti "talquale" in derova alla valutazione di impatto ambientale del 9 febbraio 2005; Santa Maria La Fossa (CE) e Salerno. E' èrevista anche la realizzazione di un inceneritore all'interno del comune di Napoli, e il sindaco Iervolino è incaricata a individuare il sito idoneo entro 30 giorni.

  • Chi si introduce abusivamente nei luoghi deputati allo stoccaggio, manifesta contro le disposizione d'emergenza o in qualsiasi modo le ostacola verrà punito secondo l'art.682 del codice penale che prevede una pena da 3 mesi a 1 anno. Chi disturba il pubblico ufficio (art.340 c.p.p.) da 1 a 5 anni.

  • La Super procura di Napoli sarà l'unica a incaricarsi delle indagini contro i sospetti reati di malagestione dell'emergenza. In quest'ottica, è prevista la redistribuzione dei magistrati in servizio e la ricollocazione del personale amministrativo (vi dice qualcosa la storia del carabiniere che presentava dei rapporti ai propri superiori sulla mala gestine della raccolta rifiuti che è stata raccontata ieri da Travaglio ad Annozero?)

  • In deroga alla VIA (valutazione di impatto ambientale), Bertolaso convoca la conferenza dei servizi per decidere sui provvedimenti da approvare, ma alla fine decide come gli pare.

  • Il percolato sarà trattato negli impianti di depurazine delle acque reflue.

  • Saranno sciolti e unificati i consorzi di bacino di Napoli e Caserta incaricati di gestire la raccolta differenziata.

  • Sono possibili accordi con soggetti pubblici e privati per compensazioni ambientali, per un totale di 47 milioni annui.

La cessazione dell'emergenza è prevista inderogabilmente entro il 31 dicembre 2009. Ma non ci volevano soltanto due mesi?




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