giovedì 19 giugno 2008

I capelli di Bassolino

Il suo parrucchiere ha azzardato un trattamento di colorazione soft, e il colore dei capelli di Antonio Bassolino è finito in prima pagina come la notizia più interessante degli ultimi giorni. Dal Corriere della Sera a Repubblica (leggi l'articolo) non si fa che discutere sul significato politico o ideologico di questo nuovo look. Colpa della vanità, consiglio del mediatico assessore Velardi o esigenza di un colpo di scena che distolga l'attenzione da problemi più gravi, il risultato ha colpito nel segno: piccoli e grandi giornali non parlano d'altro.

Ieri, a eccezione di Repubblica, nessuno si è ricordato di scrivere che oggi si sarebbe pronunciato il tribunale della Corte d'Appello di Napoli sul Processo Spartacus.

Non che sarebbe cambiato molto, dopotutto. Perchè ho paura che non cambierà molto neanche per la Campania e gli sporchi affari della Camorra: Francesco Schiavone Sandokan, in galera da tempo e condannato all'ergastolo in secondo grado per una piccolissima parte dei reati commessi, continua a dirigere con autorità ed efficienza il traffico d'affari del clan. Come fanno i due boss latitanti. Come, prima di loro, ha fatto Raffaele Cutolo, il riformatore del sistema camorristico campano, che ha fondato il suo clan proprio dal carcere dove era detenuto per omicidio ed è dovuto evadere per qualche anno soltanto per rinsaldare da latitante l'impero costruito a distanza.

Una storia che si ripete e che, purtroppo, l'azione legale trova difficoltà a contrastare. Il processo Spartacus, infondo, ha punito dei reati commessi dal 1988 al 1992. Roba vecchia. Chi pagherà per i delitti che, nel frattempo, ha dovuto subire la Campania e l'Italia intera? Chi pagherà per le ingiustizie che ogni giorno si consumano per le strade, e contro cui la magistratura ha le mani legate dagli ultimi itnerventi legislativi che bloccano i processi, imepdiscono le itnercettazioni e, di fatto, imbavagliano i magistrati?

Domande retoriche, inutili. Basta non parlarne. Tutti i problemi del sud si risolveranno entro luglio. Parola di presidente.

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