giovedì 17 luglio 2008

L'emergenza che non c'era

Per la prima volta mi trovo senza parole. Perchè non ci sono parole per esprimere la rabbia e la sfrustrazione di chi si sente preso in giro. Salgono tutti sul carro del vincitore, perchè nessuno si accorge che nella "questione monnezza" siamo tutti sconfitti .
Dalle pagine del quotidiano di famiglia, Il Giornale (leggi), si inneggia che "è passat a nuttata". Berlusconi domani annuncerà che la munnezza in mezzo alla strada è solo un brutto ricordo, perchè lui le mantiene le promesse.
Sulle pagine del blog del Governatore (guarda) Bassolino sorridente ci dice che siamo sulla strada giusta per la svolta. Che l'aveva detto, lui, che sulla monnezza non bisognava dividersi politicamente. Ci possono mangiare quelli di destra come quelli di sinistra...
E non soltanto quando c'è l'emergenza.
Anzi, la monnezza fa guadagnare un sacco di soldi anche quando è gestita legalmente. Voi cittadini delle altre regioni d'Italia, che siete lì lì per sprofondare nello stesso degrado da cui oggi Napoli sta per rialzarsi, seguite il percorso che ora la Campania ha intrapreso con successo: costruire tantissimi inceneritori.
"L’emergenza rifiuti non è finita, come sanno bene i cittadini campani. E Berlusconi farebbe bene, per rispetto verso di loro e verso la verità, ad evitare improbabili sceneggiate a metà tra fiction e propaganda". Roberto Della Seta, senatore del Pd e capogruppo in commissione Ambiente, commenta così l’annuncio del premier che l’emergenza rifiuti è finita. "Il Presidente del Consiglio eviti allora di scimmiottare le leggendarie simulazioni del Duce, che per mostrare un Italia inesistente spostava le flotte aeree a seconda del passaggio dei potenti stranieri, spostando la mondezza nelle strade lontane dagli occhi dei ministri".

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