lunedì 7 luglio 2008

La raccolta differenziata si impara in farmacia

A Napoli la raccolta differenziata si impara in farmacia, grazie a un'iniziativa patrocinata dall'assessorato alla Sanità della Regione Campania e la collaborazione delle 5 Asl napoletane. Ma non si tratta di sovrapposizione di compiti.
Semplicemente, le farmacie danno il buon esempio. Come già stanno facendo, d'altronde, da diversi anni. parola di federfarma, la federazione delle farmacie napoletane che praticano la raccolta differenziata dei medicinali scaduti e delle batterie esauste. E che, per le forniture dei farmaci, hanno ridotto a zero gli imballaggi, chiedendo ai fornitori di utilizzare sempre le stesse vaschette di plastica, riducendo praticamente a zero l’utilizzo di imballaggi di cartone.
La buona pratica non è mai abbastanza, e un'altra novità arriverà a settembre quando i farmacisti napoletani adotteranno solo imballaggi biodegradabili: buste, shopper e carta saranno realizzate con materiali di riciclo, che non danneggiano l’ambiente.
Dare il buon esempio è il modo ideale per guadagnarsi credibilità e l'autorità per spiegare le cose (ogni riferimento a chi non lo fa stavolta è puramente casuale), così Federfarma Napoli ha studiato un vero e proprio opuscolo in cui sono spiegate e catalogate le varie tipologie di rifiuto: la carta, il vetro, la plastica, l’alluminio, ma anche i medicinali, i rifiuti pericolosi, l’umido e il secco indifferenziato.
Ogni categoria elenca oggetti d’uso comune, in modo che il cittadino-utente della farmacia possa avere un quadro chiaro e semplice. Ad esempio, viene spiegato che piatti, posate e bicchieri monouso non sono da riciclare con la plastica, ma tra il secco indifferenziato. Allo stesso modo si ricorda che i giocattoli non sono plastica, così come i cartoni per bevande non vanno tra la carta.
Insomma, un piccolo prontuario per orientarsi quando si è alle prese con la raccolta differenziata. L’opuscolo, inoltre, spiega anche i vantaggi pratici della raccolta differenziata come, ad esempio, il fatto che «ogni tonnellata di carta raccolta in maniera differenziata e riciclata consente un risparmio di 14 alberi di alto fusto, circa 350 tonnellate di acqua e 250 kg di petrolio».

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