martedì 29 luglio 2008

Anche gli immigrati occupano il duomo

Prima ci sono andati gli sfollati, per un mese intero. La settimana scorsa il duomo di Napoli è stato occupato dai manifestanti del No alla discarica di Chiaiano che volevano chiedere al cardinale Crescenzo Sepe perchè aveva venduto allo stato la cava di tufo. Ieri è stato il turno degli immigrati. Erano più di 100, assiepati tra i banchi della chiesa, e anche loro volevano parlare col cardinale. Volevano chiedere a San Gennaro una intercessione per ottenere l'accoglienza italiana, un tetto sotto cui dormire, il naturale diritto di ogni essere umano.
Sono rimasti 10 ore in quella chiesa, e fuori si è schierato l'esercito armato fino ai denti. Era già lì per la monnezza, e ne ha approfittato per esercitare l'uso delle armi. Ma senza vittime. Perchè senza troppe storie, poi, quegli stessi immigrati hanno accettato di evacuare il duomo a patto di non essere identificati. Assente il cardinale Sepe, la mediazione con i manifestanti che avevano occupato il Duomo è stata operata dal direttore della Caritas diocesana di Napoli, don Gaetano Romano: “Non li abbiamo cacciati, anzi accolti ed ascoltati, io ho soltanto ribadito quello che l'arcivescovo ha detto in più occasioni, e cioè che per parlare con il cardinale, non è necessario occupare il Duomo ma basta chiedere un appuntamento.
Diversa la versione dell’assessore Riccio per il quale gli immigrati sono stati aggrediti e selvaggiamente pestati dalla polizia all'interno della cattedrale: "La carità cristiana si dimostra accogliendo e ascoltando i bisogni delle fasce più deboli - ha affermato - mi sarei aspettato questo dal cardinale Crescenzo Sepe, mentre l'unica azione che la curia ha fatto è stata quella di far intervenire le forze dell'ordine". Chi racconta la verità?

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