venerdì 29 febbraio 2008

Differenziata, quella sconosciuta

Da domani comincia la campagna d'informazione sulla raccolta differenziata in provincia di Napoli.
Impossibile saperlo, però, visto che non ne parla nessuno.
Neanche un accenno sui giornali locali, figurarsi sui quotidiani nazionali pronti soltanto a gettar fango su una regione che fa fatica a rialzarsi sotto il peso di un problema in cui non ci si è certo ficcata da sola.
Da domani, però, si riparte. O almeno ci si prova.
Lo ha annunciato il presidente della Provincia Dino Di Palma, l'uomo a cui dovrebbe essere affidata la responsabilità della gestione rifiuti in provincia se tutto andasse per il verso giusto (in assenza, cioè, di un commissariato straordinario per la gestione dell'emergenza).
Sono stati stanziati 12 milioni di euro per una scommessa che vale il futuro.
L'anno zero comincia domani.
La campagna pubblicitaria di educazione alla raccolta differenziata prevede la distribuzione di oltre 3.000 Dvd nelle scuole e nelle parrocchie. Cominciata in questi giorni anche la fornitura di bidoncini per differenziare i rifiuti in strada e nei condomini. Verranno diffusi gadget e opuscoli informativi in materiale riciclato.
Lo spot della campagna pubblicitaria è affidato allo scrittore napoletano Peppe Lanzetta: "Ragazzi, non c'è tempo da buttare, voglio una vita differenziata per la città e la provincia di Napoli. Dobbiamo fare noi la differenza, mi raccomando separiamo i rifiuti".

Al via anche la solidarietà delle radio locali: ben 74 hanno concesso spazio alla voce della speranza mandando in onda lo spot della REA "Raccolta differenziata" assieme alla canzone ambientalista "Fermate il mostro" di Agnese Ginocchio.
Ma il silenzio grava su tutto come se si trattasse di un segreto proibito. Si fa fatica a trovare informazioni anche sul sito della Provincia. L'unica notizia viene dall'appello lanciato alle radio sul sito comunicati.net : "In questa opera di sana e coraggiosa campagna (gratuita) intrapresa dalla REA per la Raccolta Differenziata, alla quale continuano ad aggiungersi decine di emittanti locali, nesuna rete nazionale ha aderito quasi fossero estranee al problema"

Finalmente, però, si comincia a ridiscutere su come risolvere il problema dall'interno, visto che più nessuno vule la nostra (?) monnezza. E nuon vuole neanche aiutare la Campania a pubblicizzare le iniziative promosse per risolvere il problema.

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