lunedì 25 febbraio 2008

Monnezza day e la rinascita della Campania


Una giornata di protesta partecipata, promossa dai sostenitori di Beppe Grillo e a cui il comico genovese non si è sottratto: una giornata di protesta contro il problema della monnezza a Napoli, a favore di una comunicazione cosciente delle colpe di cui si è macchiata negli ultimi anni.
"Voglio denunciare questa gente che va in televisione a dire che l'inceneritore non fa male alla salute, perché sono dei killer", ha urlato Grillo davanti ai giornalisti, che ha accusato nuovamente di non aver fatto in questi anni un'informazione corretta nell'interesse dei cittadini.
Da piazza Dante Beppe Grillo si è fatto portavoce di tutti i malumori e i soprusi di cui è stato oggetto la Campania: dalla conquista piemontese al monnezzaio del mondo. Dal blog di Grillo è possibile ripercorrere le tappe del discorso di ieri
* Nel 1861 siete stati annessi dai piemontesi con una guerra di occupazione (il regno delle due Sicilie è stato l'unico a non votare il referendum di annessione, ndr)
* I Savoia si sono portati via la cassa del Regno
* Nessuno mangia più la mozzarella di bufala per paura che sia radioattivaLa vostra agricoltura è in ginocchio.
*La Campania è il laboratorio politico ce anticipa quello che succederà in tutta Italia.

Il mea culpa di Grillo a nome dei veri colpevoli chiede scusa ai campani per aver annullato la profonda identità storica e culturale di un popolo trasformandolo in prigionieri anonimi. Chiede scusa per aver condannato la Campania a smaltire i rifiuti tossidi da tutto il mondo e soprattutto dalle imprese del Nord, perchè avvelenare la una regione e il suo popolo costa meno che smaltire le scorie nocive. Domanda perdono per l'inceneritore di Acerra. Per l'Impregilo (con sede legale a Milano ma che è proprietà degli Agnelli, ndr). Per i politici locali scelti dai partiti nazionali. Per le malattie dovute ai rifiuti radioattivi sepolti nelle terre campane senza che nessuna autorità abbia mosso un dito da vent'anni. .Per la diossina e le nanoparticelle che si dovranno ancora respirare assieme al cancro.

Ma la soluzione è possibile e non serve a niente piangersi addoso. E' arrivato invece il momento del riscatto. Napoli è a un punto di non ritorno. "Napoli è all'ano zero", osserva Grillo. Da qui si può soltanto ripartire per costruire un futuro migliore. "Il mondo guarda a Napoli", e attende. "E' un'occasione storia unica per la rinascita della Campania: riprendete in mano il vostro passato, la vostra liungua e il vostro territorio. Se volete potete cambiare le cose".
Nulla è veramente impossibile per chi è nato qui.

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