Un campanello d'allarme. Un primo passo verso la presa di coscienza. L'ultimo appello a uno Stato che non può lavarsi le mani di un problema scaraventando tutta la responsabilità sugli Enti locali, o una singola persona che non è in grado di salvare il mondo da solo.
Chiedon

Gli studenti sono tornati a scuola, ma per quanto? Fino a quando le basse temperature invernali consentiranno di arginare il problema epidemie? Come compensare poi milioni di persone che convivono con la diossina dei roghi di monnezza o le esalazioni dei rifiuti in decomposizione e sono additati dai giornali di tutto il mondo come gli abitanti di un luogo da evitare a tutti i costi? Chi ripagherà Napoli e la Campania del danno d'immagine che hanno subito per colpa di un federalismo inventato senza fornire agli Enti locali gli strumenti adatti per fronteggiare certi problemi che tutti conoscono?
In un'altra epoca, forse, qualche stato avrebbe accolto l'invito dei ragazzi di Pozzuoli. A farsi un pò di conti, controllare il sud Italia conviene. Tra manodopera in crescita, risorse ambientali, produzione agricola l'ex regno delle Due Sicilie è stato una miniera inesauribile per tutti quelli che ne hanno usufruito: Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, Borboni e Savoia non hanno avuto di che lamentarsi. La questione del Mezzogiorno è cominciata con l'unità d'Italia. Dopo 150 anni, adesso basta. Forse siamo pronti per un'altra storia.
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