martedì 1 aprile 2008

Mozzarella stop 2: non vale per l'agro pontino!

Il blocco totale di tutti i caseifici campani è una risoluzione approssimativa e ingiusta che ha l'intenzione di affossare un'intera economia? Se lo domandano scetticamente le decine di allevatori bufalini della Piana del Sele, in provincia di Salerno dove il problema dei rifiuti non è mai esistito, che protestavano oggi davanti alla Prefettura della provincia. Non si spiega diversamente la risoluzione predisposta dal ministero della Saklute in accordo con bruxelles.
"Il blocco è inaccettabile perchè scaturisce dal presupposto di colpevolezza degli allevatori - spiega Antonio Orolotti, presidente di Cooperativa Paestum - E' ingiusto che a pagare siano gli allevatori della provincia di Salerno che nulla hanno a che vedere con le vicende di queste settimane. In questo modo si affossa un intero settore e una intera regione".
Viene da dire che si tratta di un vero boicottaggio dell'economia campana. Visto che, è notizia ANSA di pochi minuti fa, "poiché il latte delle bufale dell'agro-pontino non è considerato a rischio i caseifici campani potranno continuare a utilizzarlo per produrre le mozzarelle di bufala". A spiegarlo è stato il sottosegretario alla salute, Giampaolo Patta.
Per valutare e decidere l'entità dei danni che subiranno gli altri imrpenditori del settore caseario verrà istituito un tavolo di trattativa. Ma c'è tempo. Non è poi così urgente prendere decisioni su uno dei settori fondamentali di una regione che non ha poi tanta importanza.
Magari ne parliamo dopo la campagna elettorale....

1 commento:

Mariagiovanna Ferrante ha detto...

ANSA, 2 aprile - "La filiera bufalina della provincia di Salerno è risultata finora indenne dai fenomeni di contaminazione emersi in questi giorni". Lo afferma, in una nota, il sottosegretario ai Trasporti Andrea Annunziata, che si dichiara convinto del fatto che "le severe procedure di controllo avviate dalle autorità sanitarie italiane assicurano già da ora tutte le necessarie garanzie di qualità anche sui prodotti provenienti dalle altre filiere della regione Campania". "E' necessario - continua Annunziata - fornire in questa vicenda tutti i necessari elementi di trasparenza al fine di sgombrare il campo da qualsiasi forma di speculazione e per tutelare al meglio sia i consumatori che gli allevatori e i produttori onesti, da sempre impegnati sul fronte della qualità e della sicurezza".