venerdì 16 aprile 2010

Pompei si trasforma in fondazione


"Pompei è un patrimonio dell'umanità che il mondo ci invidia e le banche faranno a gara per finanziare il progetto", rivela il ministro alla Cultura, Sandro Bondi, intervenuto ieri alla cerimonia di inaugurazione della settimana della cultura. Dopo l'acqua, la gestione dei rifiuti, la sua idea è di "privatizzare" un altro patrimonio dell'umanità: gli scavi archeologici di Pompei. Trasformare gli scavi di Pompei in una Fondazione gestita da privati, alla stregua del Museo Egizio di Torino (unico esempio di tal genere in Italia, con presidente Alain Elkann...il nome vi dice niente?), la cui gestione fa acqua da tutte le parti.
Appoggiato dal neoeletto presidente Caldoro, per appoggiare la sia tesi Bondi ha anche dipanato i meriti dei meravigliosi 18 mesi che Pompei ha trascorso sotto l'egida di un commissario straordinario, tale Marcello Fiori (anch'egli creatura di Bertolaso):
1. Sono aumentare le visite del 15%
2. sono aumentati gli incassi del 20%
3. i cani randagi che vagolavano sulle tombe dei pompeiani adesso hanno il collare con un nome romano
4. Ha speso 40 dei 79 milioni finanziati dallo Stato, ed ha portato alla luce 2 sole case: Casa di Polibio e quella dei Casti Amanti
5. La segnaletica, ahimè, continua ad essere ingestita, perché Pompei è decisamente troppo grande per essere un museo!
6. La soprintendente archeologa di Napoli e Pompei Maria Rosaria Salvatore è andata in pensione ed il posto rimane vacante. Ma non c'è fretta di sostituirla. Si istituirà un nuovo commissario ad interim, in attesa di vendere tutto al miglior offerente. Con buona pace degli italiani che pagheranno due volte il prezzo di Pompei, la prima quando decidono volontariamente di visitare gli scavi; la seconda volenti o nolenti, per il tramite delle tasse pagate per coprire i contributi pubblici che erogheranno il comune, la provincia, la regione e lo stato.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

I fatti sono chiari!
col federalismo fiscale gli incassi di Pompei (5 mln di visite l'anno) passerebbero dalle casse dello stato a quelle della regione.
Qualcuno dell'esecutivo ha pensato bene di correre riparo a questa eventuale perdita economica... Trasformando gli scavi in fondazione gli incassi andrebbero alla fondazione e se la fondazione è fatta da banche (che ormai sono tutte al nord) ecco che hanno il rientro del capitale.
Non si annontentano del federalismo, vogliono assicurarsi anche di averci scavato una fossa abbastanza grande da sotterrarci tutti!!!!

Unknown ha detto...

I fatti sono chiari!
col federalismo fiscale gli incassi di Pompei (5 mln di visite l'anno) passerebbero dalle casse dello stato a quelle della regione.
Qualcuno dell'esecutivo ha pensato bene di correre riparo a questa eventuale perdita economica... Trasformando gli scavi in fondazione gli incassi andrebbero alla fondazione e se la fondazione è fatta da banche (che ormai sono tutte al nord) ecco che hanno il rientro del capitale.
Non si annontentano del federalismo, vogliono assicurarsi anche di averci scavato una fossa abbastanza grande da sotterrarci tutti!!!!