"Napoli e la Campania stanno vivendo una crisi drammatica: sul piano politico, istituzionale, economico. Crisi senza precedenti: lo ha detto anche Napolitano, già da qualche anno. Città e regione, nell´ultimo decennio, non sono più governate. Cosa mai accaduta nel passato. Oggi c´è un vuoto totale, che viene riempito dalla malavita organizzata". Parola di Cirino Pomicino, uno che di politica se ne intende, giacché è stato uno dei 24 parlamentari italiani che hanno subito condanne penali per i fatti di tangentopoli (fonte wikipedia). Tra le righe, si legge che la Campania ha bisogno di un uomo forte. Qualcuno che, come ai tempi della Dc, sappia gestire la cosa pubblica come le finanze familiari.
A 5 mesi dalle prossime elezioni regionali, intanto continua il giro di valzer delle nomine per decidere chi sarà il prossimo candidato alla presidenza del consiglio campano. Antonio Bassolino del Pd è riuscito a tener duro e rimanere a capo della regione fino alla scadenza del mandato, con la speranza che il suo partito forgiasse nel frattempo una personalità politica abbastanza carismatica da riconquistare il cuore dei meridionali delusi dalle tante marachelle che hanno messo in ginocchio il mezzogiorno. Quello homo novus, però, non si vede ancora.
Sull'altro fronte, quello del Pdl, c'è soltanto l'imbarazzo della scelta, perché l'imbarazzo il centro destra non sa nemmeno cosa significa. Allora ecco le voci di corridoio che parlano di una possibile candidatura di Guido Bertolaso, capo della protezione civile italiana e sottosegretario alla presidenza del consiglio e chissà quanti altri incarichi istituzionali, ma che ha "ripulito Napoli dalla monnezza"... Bertolaso, però, potrebbe dire di no come ha fatto ai tempi delle elezioni nel Lazio, che poi si sono trasformate nella vittoria del centro sinistra di Marrazzo...
Per un pò si è parlato anche della show girl salernitana Mara Carfagna, promossa da maestra di danza nella palestra del fidanzato a protagonista di calendari sexy fino all'ascesa al ministero delle pari opportunità. La Carfagna resta in attesa di un cenno del presidente. Ha già dato la sua disponibilità.
Poi c'è lui, il celebre Nicola Cosentino, nato a Casal di Principe (nascere nella terra dei casalesi non è un demerito, ma come mai sono così tanti i parlamentari eletti in un paesino di 19mila abitanti?), coordinatore campano del Pdl e sottosegretario all'Economia. Oltre che indagato dalla Procura di Napoli per le confessioni rilasciate da numerosi pentiti della camorra. Ultima la "confessione" di Gaetano Vassallo, nel settembre 2008:
"Confesso che ho agito per conto della famiglia Bidognetti quale loro referente nel controllo della società Eco4 gestita dai fratelli Orsi. Ai fratelli Orsi era stata fissata una tangente mensile di 50 mila euro... Posso dire che la società Eco4 era controllata dall'onorevole Nicola Cosentino e anche l'onorevole Mario Landolfi (An) vi aveva svariati interessi. Presenziai personalmente alla consegna di 50 mila euro in contanti da parte di Sergio Orsi a Cosentino, incontro avvenuto a casa di quest'ultimo a Casal di Principe. Ricordo che Cosentino ebbe a ricevere la somma in una busta gialla e Sergio mi informò del suo contenuto" (Leggi l'articolo completo su L'Espresso).
Alla vigilia del federalismo e del ruolo strategico che rivestiranno nel tempo i consigli provinciali in Campania piace giocare al lotto. Vince chi ha più scheletri nell'armadio. Chi sarà il fortunato estratto alla carica di presidente?
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