Differenza di intelligenza in base al sesso e alla latitudine. Se sono un maschio bianco nato ad Udine ho un QI di 110, se una meschina donna siciliana di lontana origine saracena, ahimè, il mio QI potrebbe anche essere inferiore a 80.
A me la storia del QI non ha mai convinto più di tanto (a prescindere dalle discriminazioni razziali e sessuali), ma la notizia ha fatto capolino dalle pagine di "Intelligence" (guarda il sito), la rivista internazionale di psicologia fondata e gestita da docenti universitari che ha l'ambizione di "contribuire alla comprensione dell'intelligenza".
L'autore della nuova scoperta è Richard Lynn, classe 1930, docente emerito di psicologia dell'università di Ulster (Irlanda) e la notizia è rimbalzata come un'epidemia sulle maggiori testate nazionali. Tanto da far scoppiare un vero CASO LYNN, assieme alla domanda amletica: "è più intelligente una napoletana o una barese?"
Qualche critico definisce "provocatorie" le teorie di Lynn, i meno diplomatici lo accusano esplicitamente di razzismo. Ai dettagli della ricerca è possibile accedere solo dopo aver superato un test di intelligenza Lynn Style (a quale latitudine vivi? qual è il tuo sesso?) ma secondo le indiscrezioni trapelate
- Le differenze nel QI tra nord e sud Italia corrispondono a differenze nel reddito, educazione, mortalità infantile, statura e alfabetizzazione
- il sud Italia è meno sviluppato del nord perché i meridionali sono meno intelligenti dei settentrionali
- più si va verso sud più il coefficiente si abbassa
Non è ben chiara la metodologia di indagine e studio né i parametri di riferimento che negano secoli di storia, scienza e cultura a sud della Panura Padana. Ma mentre la Lega nord avrà sicuramente banchettato e fatto proprie le teorie Lynniane, Gramellini ha "invitato a cena" Pirandello e De Filippo. Un buongiorno da non perdere (leggi)
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